I vertici della CdL in aiuto di Carrello
Il destino politico del primo cittadino di Capo d'Orlando potrebbe essere legato al risultato delle elezioni amministrative di Messina. Sembra infatti che il forzista Carrello abbia ricevuto ampie rassicurazioni circa un fattivo interessamento dei vertici della Casa delle Libertà per risolvere il “caso Capo d'Orlando” dove un sindaco di Forza Italia, rischia di essere sfiduciato nientemeno che dai rappresentanti di quei partiti che in campo nazionale ed al governo sono un'unica forza. Ma nella città paladina il centrodestra, imperniato sulla Casa delle Libertà non ha retto quasi da subito tanto che prima l'Udc e poi Alleanza nazionale, anche se con alcuni distinguo, hanno preso strade opposte. Ora l'Unione di centro che si rifà all'Udc e una parte di An, con il consigliere Vincenzo Triscari, sono coalizzati con l'opposizione pronti a votare la seconda mozione di sfiducia che secondo i numeri in loro possesso dovrebbe avere migliore sorte della prima, votata il 9 ottobre . Si tratta di una opposizione variegata dove il centrodestra oltre ad essere rappresentato da quegli elementi dell'Udc e di An che hanno abbandonato Carrello ha anche espressioni nelle liste civiche dell'opposizione. Una vittoria di Luigi Ragno e del centrodestra a Messina potrebbe rappresentare quindi l'ultima spiaggia per Carrello nel tentativo, non solo di salvare la poltrona più alta della città ma anche di riconquistare quella maggioranza che garantirebbe governabilità e stabilità alla sua amministrazione. Certamente la Casa delle Libertà non potrà perdere tempo se vuole essere rappresentata ancora a Capo d'Orlando visto che il 5 dicembre, giorno nel quale il Consiglio comunale voterà la sfiducia, giungerà solo dopo pochi giorni il verdetto di Messina. Fra pochi giorni il sindaco dovrebbe presentare ufficialmente alla stampa ed alla città la nuova giunta, nominata alcuni giorni fa dopo un periodo di vacatio di quasi due mesi. Carrello avrebbe voluto seguire la via istituzionale, presentandola per prima al Consiglio comunale, ma l'ordine del giorno della prossima riunione non gli dà alcuna certezza di farlo. Infatti la scaletta dei lavori pone la presentazione dell'esecutivo al secondo punto, dopo la votazione di sfiducia al sindaco, e quindi potrebbe accadere che il Consiglio venga sciolto già prima della presentazione. Per questo motivo il sindaco non l'ha presentata in pubblico sul palco durante il suo comizio di domenica sera. Ha voluto evitare ai componenti dell'esecutivo la beffa di una presentazione che non avrebbe poi avuto alcuna legittimazione istituzionale.
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