La sfida di Carrello; Il primo cittadino non usa mezzi termini: «Se i consiglieri non si presenteranno dirò a tutti quanti come stanno davvero le cose» Domenica al cineteatro comunale.
CAPO D'ORLANDO – Il primo cittadino di Capo d'Orlando, Massimo Carrello, lancia il guanto di sfida all'opposizione invitandola a partecipare all'incontro con la cittadinanza che ha organizzato per domenica, alle 16, nel cineteatro comunale. Quello di Carrello potrebbe essere l'ultimo discorso da sindaco alla popolazione, visto che dopo ventiquattro ore potrebbe essere sfiduciato dal Consiglio che, inutilmente, aveva tentato di farlo il 9 ottobre scorso. «Hanno sempre rinunciato a confrontarsi sui temi della città – ha dichiarato Carrello – quindi i consiglieri devono dire ai cittadini quali sono state le loro proposte; la città deve sapere chi ha lavorato per loro. Se rinunceranno all'invito vuol dire che risponderò alle domande dei miei concittadini continuando a dire le mie verità. Vale a dire quelle che ho dimenticato di dire nel comizio di due domeniche fa». Il sindaco non parla del suo futuro anche perché ammette di lavorare sulla mozione di sfiducia. «Cerco di capire – ha affermato – con qualcuno di loro il perché di questa azione». Parla per la prima volta dal suo insediamento il vicesindaco Carmelo Antillo, ex primo cittadino della città negli anni Novanta ed ora anche lui ad un passo dall'abbandonare palazzo Europa dopo soli venticinque giorni di mandato . «Quello che mi sorprende – afferma – non è la mozione di sfiducia, perché è un atto politico ed io non ho accettato la carica per ritornare alla politica bensì per dare un aiuto alla città, bloccata da questa crisi. Mi sorprende il fatto che il presidente del Consiglio non abbia voluto che noi della giunta ci presentassimo all'assemblea. Ha infatti anteposto nell'ordine del giorno del 5 dicembre la votazione della mozione di sfiducia alla presentazione dell'esecutivo. Se la mozione passasse ci priverebbe di un diritto codificato». Intanto la conferenza dei capigruppo ha respinto la richiesta di convocazione urgente del Consiglio comunale “aperto” per affrontare la problematica del “caro tariffe rifiuti”. «La necessità di un consiglio comunale straordinario» dicono i consiglieri vicini al sindaco, e cioè Schepis, Milio, Fardella e Abate « nasce dal fatto che il prossimo consiglio comunale del 5 dicembre vede al primo punto dell'ordine del giorno la mozione di sfiducia il cui accoglimento comporterebbe lo scioglimento del consesso civico con l'ovvia conseguenza che i cittadini non potranno più avere, nell'immediato un organo istituzionale di rappresentanza». |