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Gazzetta del Sud - lunedì 5 dicembre 2005 at 09:32
SERIE A Il coach dei paladini analizza con serenità la sconfitta di Treviso , prima vera brutta prova stagionale dei suoi. Upea, Perdichizzi non fa drammi: «Siamo stati in partita finché abbiamo fatto canestro, ora è importante inserire Praskevicius»

Non tutti i mali vengono per nuocere. Come da pronostico l'Upea perde sul parquet della Benetton Treviso, ma in suo soccorso arrivano i risultati domenicali che hanno completato l'undicesima giornata e le contemporanee sconfitte della Viola e di Roseto in casa contro Milano e Teramo servono ai paladini per non subire danni in classifica, continuare ad avere 6 punti ma anche tre squadre sotto e la consapevolezza che, per la lotta per la sopravvivenza, di questo passo potrebbero bastare anche meno, molto meno, dei 26-28 punti ipotizzabili alla vigilia. Ma che partita è stata quella di Treviso, con l'Orlandina per la prima volta finita sotto di brutto e che non è stata capace di rientrare? «Sicuramente – afferma coach Giovanni Perdichizzi – abbiamo pagato la fisicità e la voglia di vittoria della Benetton e la pressione che aveva addosso, visto che veniva da tre sconfitte consecutive. E, quindi, sicuramente quella contro di noi era la partita giusta per loro per riscattarsi nel migliore dei modi. Noi fin quando abbiamo fatto canestro siamo rimasti insieme a loro, però siamo stati troppo prevedibili con il tiro da tre punti e in mezzo all'area. Una volta che le percentuali si sono abbassate, complice anche l'intensità difensiva che aumentava da parte della Benetton che ruotava continuamente i suoi uomini tenendo alta la qualità del gioco, ci siamo persi, abbiamo subìto e ci siamo un tantino disuniti, quel tanto che è bastato a Treviso per piazzare quel break importante che ha fatto chiudere il primo quarto 31-20. Poi a Treviso è difficile rientrare contro una squadra come la Benetton».
– Cosa ha avuto Traina e come valuti la seconda prova di Praskevicius? «Traina si deve verificare quale problema ha riportato al ginocchio proprio la sera prima della partita, nell'immediata vigilia. Mentre ci apprestavamo a prendere l'aereo a Catania ha accusato dolore: vedremo cosa c'è. Praskevicius ancora deve inserirsi nel nostro sistema di gioco ma devo dire che, nel momento in cui ha giocato da numero “cinque” di fronte ad uno come Popovic che non è sicuramente l'ultimo arrivato ed anche contro Goree, ha fatto bene in difesa anche se in attacco all'ultimo ha sbagliato tiri facili soprattutto sui pick and roll aprendosi da tre punti. Però, l'idea è che ha bisogno di qualche settimana di tempo per inserirsi nei giochi e poter risultare utile per questa squadra».
– Adesso c'è la pausa: quale sarà il vostro programma? «Abbiamo concesso cinque giorni di riposo sino a venerdì, poichè è la prima e ultima possibilità che i giocatori hanno per andare a casa visto che, tra Natale e Capodanno, si giocheranno due turni di campionato. Poi da sabato rientreranno e riprenderemo gli allenamenti a pieno ritmo preparandoci al meglio per la partita interna contro Varese».
– Si è vociferato del possibile arrivo del lungo Vasco Evtimov: cosa ci puoi dire in merito? «Noi monitoriamo sempre il mercato e inseguire un giocatore non è facile. Siamo consci del fatto che le partite da dover vincere sono sicuramente altre e non contro la Benetton e, quindi, non possiamo perdere la testa per la prima gara persa male dell'anno anche se giocata con non molta verve agonistica. La nostra squadra – conclude Perdichizzi – è stata costruita per centrare un obiettivo ben preciso che è quello della salvezza, guai a pensare ad altro».

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