Ai Comuni aderenti all'Ato 2 rifiuti Patti lancia una proposta
PATTI – Affrontare la questione Ato in maniera diretta e analizzare nel merito le vicende che hanno causato l'aumento delle bollette. È questo il cammino intrapreso dal consiglio comunale di Patti con l'approvazione di un documento che potrebbe, in via transitoria, rivoluzionare il sistema di gestione dei rifiuti nell'Ato 2 Me. «Bisogna capire, oltre chi sia l'organo competente a determinare le tariffe – ha detto il segretario comunale del Comune, dott. Ribaudo – quali sono i motivi che ne hanno provocato un aumento considerevole». Il punto di partenza per la stesura del documento sono state alcune novità normative ed una sentenza del Tar di Catania che, lo scorso ottobre, ha sospeso il progetto di gestione integrato dei rifiuti “Sistema Messina-Catania” che era stato approvato, nello scorso marzo, dal commissario straordinario per l'emergenza rifiuti. A seguito della decisione del Tar, che ha rinviato al maggio 2006 la discussione del merito del ricorso presentato da Legambiente, il piano di gestione dei rifiuti in Sicilia dovrà essere rielaborato dal commissario. A sua volta anche il piano d'ambito dell'Ato 2 Me, redatto in base alle disposizioni generali, dovrà essere rivisto come il piano finanziario per la determinazione delle tariffe. Inoltre, visto il nuovo schema di decreto legislativo approvato lo scorso novembre dal Consiglio dei Ministri in materia ambientale che, a breve, dovrebbe sostituire il decreto Ronchi con una nuova disciplina delle Ato e delle tariffe, diversi aspetti dell'attuale gestione rifiuti dovrebbero essere rivisti in attesa di una definitiva regolamentazione del settore. Da qui l'iniziativa del consiglio comunale di Patti che vuole farsi capofila di una piccola “rivoluzione”. Le proposte mirano, nell'attesa che il sistema di gestione dei rifiuti entri a regime, a riportare alla competenza dei comuni i servizi di raccolta degli rsu e spazzamento delle aree pubbliche limitando all'Ato il trasporto in discarica. L'iniziativa dovrebbe far abbassare i costi della bolletta riportandoli ad un livello più equo. Ma la proposta dell'assemblea cittadina pattese va oltre e mira a rendere il sistema Ato più trasparente, regolamentando anche l'accesso agli atti da parte degli enti consorziati. Il documento, già approvato dal civico consesso pattese, sarà inviato a tutti i presidenti del consiglio dei comuni aderenti all'Ato 2 per un'approvazione congiunta. L'atto sarà successivamente inviato alla società d'ambito. A tal proposito sarà anche organizzato a Patti un incontro tra i sindaci e i presidenti dei consigli dei 38 centri interessati per stabilire una linea comune.
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