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Gazzetta del sud - venerdì 16 dicembre 2005 at 08:47
Upea-Varese, i grandi ritorni. Domenica, al palafantozzi, scenderà in campo con la maglia lombarda l'ex Rolando Howell, protagonista della promozione biancazzurra.

L'attesa per il grande ritorno. Non è tanto il nome prestigioso (10 scudetti e 4 Coppe dei Campioni in bacheca), non è la presenza di un coach di prestigio quale Ruben Magnano (ct dell'Argertina che ha vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Atene 2004), non è quella per il resto dei nomi (di grande spessore a cominciare dall'ex messinese Marlon Garnett) ma è il grande ritorno a Capo d'Orlando di Rolando Howell a nobilitare l'attenzione principale in vista di Upea Orlandina-Whirpool Varese di domenica al “PalaFantozzi”. Inutile nasconderlo. Il lungo americano sconosciuto sino all'estate 2004, pescato da coach Perdichizzi nella lunga lista di centri giovani in uscita dalla Ncaa, al suo primo anno in Europa ha trovato, grazie all'Orlandina e al suo talento, il trampolino di lancio. Al primo colpo vittoria del campionato di Legadue e Mvp assoluto del torneo. Quindi conclusione della stagione in Liga Acb con Granada e poi il gran balzo a Varese dove ha firmato un biennale da 500.000 dollari complessivi. Ecco come si presenta Howell da avversario e con la tifoseria da un lato impaziente di osannarlo non appena lo speaker lo annuncerà nella rituale presentazione delle squadre e timorosa di vederlo dominante. “Air Rolando” costituirà il piatto forte della difficile sfida che l'Upea porterà ad una delle compagini che, come da pronostico, ben sta recitando in questo primo scorcio di torneo. Il bilancio dei biancorossi è di 7 vittorie e 4 sconfitte e, senza qualche alto e basso, Varese si poteva ritrovare anche al primo posto in questa classifica molto ristretta con 4 formazioni in testa e altre 4 (tra cui i lombardi) all'inseguimento. Magnano, dall'alto della sua esperienza e sapienza cestistica, in questa stagione ha potuto lavorare su un progetto-base sin dall'inizio. Netta differenza rispetto alla scorsa annata quando arrivò a lavori in corso. I risultati adesso si stanno vedendo con la Whirpool che punta ad un posto nei playoff e, nell'immediato, a centrare una delle prime otto piazze che condurranno, alla fine del girone di andata, alla Final Eight di Coppa Italia. Howell, non sempre all'apice del rendimento ma “mostruoso” nell'ultima gara contro Reggio Emilia, non ha certamente le stesse cifre dell'anno scorso. Per lui 117 punti (10,6), 5,4 rimbalzi e 2,4 recuperi. Ma Varese non è solo Howell. In cabina di regia c'è il navigato DeJuan Collins, mortifero nelle percussioni e dal buon tiro da fuori (15,6+3,5 assist) che Magnano rimprovera di giocare poco per la squadra; sugli esterni agiscono il sempre pericoloso anche se discontinuo Marlon Garnett (11,8 punti ma solo il 36,2% dall'arco, la sua specialità) che viene ben sostenuto dallo sloveno Hafnar (10,7 punti, 3,1 palle recuperate e grande utilità in difesa). Sotto canestro agiscono Sandrino De Pol, l'unico reduce dell'ultimo scudetto, quello della stella, conquistato da Varese nel 1999 (4,9 punti e 3,1 rimbalzi) e Howell. I cambi dei lunghi sono l'argentino Gabriel Fernandez, uomo di fiducia di Magnano (8 punti, 3,9 rimbalzi, tra i medagliati di Atene) e l'esperto Corey Albano (6 punti, 4,8 rimbalzi). Ma la variabile impazzita, un'arma letale quando esce dalla panchina per Varese è l'argentino con passaporto italiano Daniel Farebello, buon tiratore (6,5 punti), ottimo organizzatore di gioco (2,1 assist) e sempre imprevedibile nelle sue giocate. Complessivamente, però, la Whirpool non ha un grande attacco, se analizziamo i numeri (quindicesimo con 826 punti fatti: 75 di media), ma ha la sua forza nella grande difesa (la terza con 73,4). Non è l'avversario adatto in questo momento difficile per l'Upea che dovrebbe essere priva di Traina e con Perry non al meglio della condizione fisica.

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