Capo d'Orlando, delibera sotto accusa
CAPO D'ORLANDO – «La delibera della giunta dell'ex sindaco Massimo Carrello relativa alla prosecuzione di un anno del servizio dei tributi, gestito dalla concessionaria San Giorgio, è lesiva degli interessi del Comune di Capo d'Orlando»; lo afferma in una nota la Cgil funzione pubblica di Capo d'Orlando che contestualmente ne chiede l'immediata revoca. Il sindacato ha inviato una articolata lettera al vice sindaco Carmelo Antillo che dopo la sfiducia al primo cittadino, regge le sorti della città in attesa dell'insediamento del commissario regionale che dovrebbe avvenire entro la fine di questa settimana, chiedendo appunto la recvoca della delibera. Ritorna a rischio quindi la posizione occupazionale dei nove impiegati orlandini della concessionaria che dopo la proroga avevano sperato in una futuro migliore. Dall'altro lato, il sindacato reclama la sistemazione dei tanti giovani precari dell'organico municipale che nel servizio di accertamento e gestione dei tributi avrebbe raggiunto la stabilizzazione. La Cgil, nella sua nota ritiene che la delibera della giunta, adottata a poche ore dalla sfiducia dell'amministrazione Carrello, «sia palesemente lesiva sia degli interessi economici dell'Ente e quindi di tutti i cittadini orlandini, che della stessa dignità dei lavoratori pubblici, precari e di ruolo, che svolgevano e svolgono tali servizi, con sovrapposizioni di compiti tra uffici comunali e gestore privato, economicamente ingiustificabile». La Cgil aggiunge che «la delibera di proroga del sevizio è alquanto contraddittoria non solo con le innumerevoli dichiarazioni dell'ex sindaco Massimo Carrello, sulla sua determinazione a disdire tale contratto ed a potenziare così gli uffici comunali avvalendosi soprattutto della stabilizzazione dei precari, ma è contraddittoria soprattutto con la stessa disdetta posta in essere dallo stesso sindaco solo qualche mese fa».
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