MALTEMPO: La “solita” conta dei danni
Strade interrotte e opere di difesa lesionate il risultato delle mareggiate che hanno flagellato la costa da Barcellona a Capo d'Orlando
Monta la polemica per i mancati interventi della Provincia regionale che, nonostante le promesse dei politici di turno, dal dicembre del 1999 (data della prima mareggiata che ha definitivamente interrotto la viabilità sulla litoranea che collega Barcellona a Terme Vigliatore) non ha ancora provveduto a ricostruire la strada e, soprattutto, a mettere in sicurezza il tratto di costa di contrada Cantoni sul quale sorge l'impianto di depurazione comunale di Barcellona. Se le condizioni meteomarine durante la stagione invernale dovessero peggiorare, si rischiano ulteriori e gravi danni per le case, ma anche per il depuratore interamente ristrutturato, ormai lambito dal mare. La mareggiata che ha flagellato e divorato, tra sabato e domenica, l'ultimo brandello d'asfalto che permetteva ai residenti, pur in maniera precaria, l'accesso alle rispettive abitazioni è scomparso. Molte abitazioni restano isolate e soprattutto prive di acqua potabile. Il mare, infatti, ha anche distrutto la rete idrica comunale. L'erogazione dell'acqua è stata interrotta e il servizio non è stato ancora ripristinato. E il mare in tempesta ha anche causato danni notevoli nel tratto di litorale di Marchesana a Terme Vigliatore, dove sono a rischio numerose residenze turistiche. In particolare il mare, nel tratto di contrada Salicà, ha inghiottito l'ultimo lembo di spiaggia e con essa i muri di recinzione di un complesso turistico residenziale, oltre a danneggiare ulteriormente la già compromessa passeggiata a mare. La situazione resta critica sul lungomare Marchesana nei pressi del Gazebo, dove la sede stradale invasa dai detriti si è ristretta sempre di più. L'interruzione della viabilità della strada provinciale litoranea tra Calderà e Marchesana, che dura da sei anni causando danni inestimabili all'economia turistica delle due località marine, rischia anche di compromettere definitivamente la stabilità del ponte sul torrente Patrì. Le spalle della struttura sono già crollate da anni e il ponte, impraticabile per l'erosione della rampa di accesso, resta sempre di più isolato dal resto del contesto stradale. «Da quattro anni, lo conferma un voluminoso carteggio – afferma il sindaco Candeloro Nania – abbiamo rappresentato alla Provincia regionale e al Dipartimento della protezione civile le questioni che riguardano il ripristino della viabilità, ma più in generale quelle del ripascimento e della protezione del tratto costiero di contrada Cantoni. Di recente sono stato a Roma e abbiamo ottenuto in sede di Finanziaria l'inserimento di una somma che dovrebbe permettere alla Protezione civile di intervenire in maniera radicale con un progetto complessivo, che serva a preservare le case e l'impianto di depurazione». Nania ha poi assicurato che provvederà – ancora non è stato fatto – a ripristinare l'acqua potabile nelle case che da sabato sono rimaste senza. Sulla vicenda dell'erosione della costa che ha inghiottito la strada provinciale, interviene anche il coordinatore dei Ds di Barcellona, il consigliere comunale Giuseppe Saija, il quale afferma che «fino adesso sono state dette belle parole, ma si tratta solo di intenzioni, di fatto non c'è nulla di concreto. Urge un intervento rapido per salvare le case e soprattutto l'impianto di depurazione della città che rischia di essere inghiottito dal mare».
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