Praskevicius: «Vedo una squadra in continuo progresso»
Nel giorno di pausa ecco la festa. Proprio dopo aver regalato una bellissima vittoria che rimarrà scolpita nella storia della società, l'Upea Orlandina ha organizzato, in un locale di Capo d'Orlando, la festa di Natale. Inevitabile, tra le prelibatezze della casa assicurate dai cinque titolari e tifosi Rosario Milone, Gianfranco Bottino, Massimo Arena (dirigente anche dell'Upea), Roberto Lattanzio ed Emanuele Lanza, non parlare con alcuni dei protagonisti della prima stagione in Lega A dei biancazzurri. Gran cerimoniere lo speaker ufficiale Antonio Puglisi mentre i giocatori hanno promesso ai tifosi che questa Orlandina si salverà. Molto richiesto Virginijus Praskevicius che ha dimostrato le sue qualità, l'esperienza e l'enorme intelligenza tattica contro la Whirpool. «Quando si vince- ha detto l'ex Ulker Istanbul - le cose vanno bene ma, anche se sono qui da poco, avevo visto una squadra che progrediva sempre più e non mi sono sorpreso per la nostra bella prestazione». - Un giocatore come te che ha disputato l'Eurolega sino ad un anno fa come si cala in una realtà nuova e in una società che cerca la salvezza? «Il presidente Enzo Sindoni quando sono arrivato mi ha raccontato di come Capo d'Orlando in nove anni sia passata dalle categorie inferiori alla serie A. Questo significa serietà e programmazione e nuovi stimoli anche per me perchè Praskevicius giocherà per la salvezza con lo stesso spirito dell'Eurolega». - Subito dopo la sirena finale di domenica si sono riviste scene vissute un anno fa: Perry e Carter sono andati a dare il “cinque” ai tifosi. «La vittoria è tutta per loro - dice capitan Keith Carter - e io questa gente la conosco bene e so quanto ci tiene. Sono felicissimo, ma non mi meraviglio. Dobbiamo andare avanti in questo campionato difficile ma dove l'Upea, alla sua prima esperienza, si sta comportando bene. Certo, ci manca qualche punto, ma sono certo che risaliremo». Dusan Jelic ha avuto il merito di annullare il temuto ex Rolando Howell: «Ho solo fatto il mio dovere - dice l'ex Avellino e Tau Vitoria - secondo quello che mi è stato chiesto dal coach. È andata bene, ho anche dato 5 assist ed abbiamo vinto». Presenti anche quasi tutti gli imprenditori e amici della società che hanno ribadito il loro concreto aiuto economico con l'iniziativa “Orlandina Team”. «Quando vidi Varese in televisione vincere la Coppa dei Campioni nel 1975 - ricorda il fondatore del team, Carmelo Acefalo - contro il Real Madrid, mai avrei potuto immaginare che quella squadra avrebbe perso a Capo d'Orlando 30 anni dopo. Dico questo perchè siamo in serie A, abbiamo il massimo ed il nostro impegno sarà ancora maggiore verso questa società e lo straordinario presidente Enzo Sindoni per quello che stiamo vivendo ormai da anni». Emozioni anche per Giampaolo Valenti, laurea in Scienze statistiche in tasca e primo orlandino doc ad avere giocato in serie A. «Non finirò mai di ringraziare Perdichizzi per la grande emozione che mi ha dato. Sono stati solo 11 secondi ma mi sono sembrati come una vita quando ho preso in consegna Garnett». Infine coach Giovanni Perdichizzi che ride e scherza ma non più di tanto, guarda spesso l'orologio in vista dell'allenamento del giorno dopo e pensa al futuro. «Abbiamo messo un mattoncino, ma dobbiamo lavorare tanto per compiere altri passi avanti. Confermo che Traina è fuori squadra per le sue non idonee condizioni fisiche».
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