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Riparata la condotta idrica, ora la fognatura
- giovedì 22 dicembre 2005 at 08:42
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Capo d'Orlando Comune e Protezione civile al lavoro per rimediare ai danni del maltempo. Riparata la condotta idrica, ora la fognatura
Entro i primi giorni della prossima settimana la condotta fognaria di Capo d'Orlando dovrebbe essere riparata, facendo così rientrare l'allarme inquinamento che da alcuni giorni attanaglia la zona di mare a levante della città. Qui gli scarichi fognari, dopo la rottura di quasi cento metri di tubi, polverizzati dalle ultime mareggiate, si riversano direttamente a mare ponendo seri problemi all'ecosistema oltre a produrre una puzza nauseabonda che invade anche le abitazioni vicine. L'ufficio tecnico comunale, diretto da Alfredo Gugliotta, ha già predisposto il progetto di pronto intervento mentre, sempre a Tavola Grande, è stata già riparata la condotta idrica distrutta dai marosi, consentendo il ripristino dell'approvvigionamento alle tante abitazioni della zona che rimangono però sempre isolate dalla rete viaria per i gravi danni prodotti dalla mareggiata. Entro dieci giorni comunque l'isolamento dovrebbe cessare per il ripristino di almeno una corsia della strada, anche se in terra battuta. Intanto ieri si sono precipitati a Capo d'Orlando i tecnici della Protezione civile della Provincia per una ricognizione dei danni provocati dalla mareggiata alle strutture pubbliche. Sembra che si stia valutando l'ipotesi di mettere in sicurezza le reti fognarie, idriche ed elettriche che passano all'interno della strada di Tavola Grande. Legambiente Nebrodi, che da anni chiede lo spostamento a monte della strada e degli impianti all'interno, «si augura – come dice il segretario regionale Salvatore Granata – che non si ripeta lo stesso errore di ricostruire il muro lato mare della strada, che ormai si verrebbe a trovare direttamente in acqua. Sarebbero soldi sprecati che potrebbe essere meglio impiegati nello spostamento a monte della strada. In tal modo si raggiungerebbero più risultati: si eviterebbero nuovi danni alla strada e si creerebbe quel minimo di spiaggia che non solo serva a proteggere la costa, ma che possa essere anche fruita per la balneazione. Siamo determinati a porre la questione anche a livello nazionale». Intanto, nell'altra zona “critica” e cioè sul lungomare centrale, dove l'ultima mareggiata ha risucchiato un centinaio di metri di marciapiedi, lesionato il muro di contenimento dell'arteria e posto a rischio l'esistenza stessa della strada, i tecnici comunali hanno attivato l'iter del progetto di ripascimento finanziato in questi giorni dall'assessorato regionale ai Lavori pubblici, su spinta del comitato spontaneo cittadino. Sul mancato intervento di protezione della spiaggia in questa zona di costa interviene il circolo locale della Margherita che con il suo coordinatore Cono Galipò ha chiesto alle istituzioni preposte ed Procura della Repubblica, oltre ad un immediato intervento di salvaguardia, anche di appurare se sinora sia stato fatto tutto il possibile per evitare lo stato di calamità in cui la zona è piombata.
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