È Rosolino Greco il commissario Capo d'Orlando Sostituisce sindaco (sfiduciato) e consiglio comunale. Evitato il pignoramento dei quadri della Pinacoteca.
È Rosolino Greco, funzionario dell'assessorato regionale agli Enti locali, il commissario straordinario che sostituirà il sindaco di Capo d'Orlando, sfiduciato il cinque dicembre scorso dal Consiglio comunale. Greco sostituirà anche il Consesso civico sciolto dopo la sfiducia che lo stesso organo aveva promosso. Il presidente della Regione Totò Cuffaro avrebbe firmato proprio ieri il decreto ed oggi dovrebbe essere notificato all'interessato. Greco è un funzionario noto a Capo d'Orlando e nella zona dei Nebrodi perché nella cittadina paladina aveva svolto le funzioni di ispettore mentre a Sant'Agata Militello aveva traghettato la città alle elezioni amministrative dopo la sfiducia al sindaco di allora, Aldo Fresina. La nomina del commissario, secondo alcune voci, giungerebbe dopo un tira e molla politico che avrebbe visto persino l'annullamento della designazione dell'assessore Raffaele Stancanelli che aveva indicato in Enrico Gugliotta il sostituto del vertice e degli organi collegiali di Capo d'Orlando. Greco dovrebbe insediarsi proprio l'ultimo giorno dell'anno 2005. Nel frattempo a Palazzo Europa chi fa le veci del sindaco e del Consiglio, e cioè il vicesindaco Carmelo Antillo, rimasto ancora in carica dopo la sfiducia di Carrello, ha salvato dal pignoramento alcuni quadri della collezione municipale ed ha avviato l'iter affinché tutto il patrimonio artistico di proprietà del Comune, in futuro, non abbia a temere da ulteriori azioni giudiziarie. L'ufficiale giudiziario che aveva avanzato richiesta di diecimila euro, tanto era il debito oggetto dell'azione di pignoramento da parte di un privato, è stato soddisfatto in contanti, grazie ad una manovra di cassa, ma la sua richiesta di acquisire almeno uno dei cinquecento quadri della collezione, proveniente dalle cinquanta edizioni della “Mostra di pittura vita e paesaggio di Capo d'Orlando” aveva allarmato non poco il vicesindaco Antillo che rassegna artistica è stato uno degli ideatori. Da qui la richiesta alla Soprintendenza di vincolare la collezione in base alla legge quadro sui beni artistici nazionali. Una richiesta che, dalle prime notizie assunte a Palazzo Europa, avrebbe già raccolto l'adesione degli uffici provinciali delle Belle arti e così si attende da un momento all'altro il relativo decreto che renderebbe inalienabili i quadri della collezione. Intanto proprio le opere più rappresentative delle edizioni della mostra, istituita nel 1955, e disseminate lungo i corridoi di Palazzo Europa, rivivranno in una esposizione che ha già aperto battenti nella pinacoteca comunale e che potrà essere visitata sino al 14 gennaio del 2006. Sono quaranta i quadri in esposizione e la loro scelta è stata determinata dal percorso temporale della stessa mostra lungo tutti i cinquanta anni delle sue edizioni. «Capo d'Orlando, anche grazie a questa manifestazione polivalente – si legge in un comunicato di Palazzo Europa – si colloca sul versante della memoria, con piacevoli ricordi e con la scoperta di un trascorso artistico che potrà entusiasmare anche i più giovani». Fu nel 1955 che il pittore messinese Giuseppe Migneco e l'amministrazione del tempo, diedero vita alla mostra favorendo nel contempo l'avvio dello sviluppo turistico di Capo d'Orlando con l'arrivo in città di decine di pittori che con le famiglie al seguito rappresentarono il primo flusso turistico. Da alcuni anni la Mostra ha segnato il passo per la mancanza di finanziamenti.
|
