Si allarga la protesta anche se non si può ignorare che smaltire rifiuti in discarica costa troppo Le bollette Ato coalizzano i comuni.
Da Capo d'Orlando parte la mobilitazione dei cittadini dei trentatrè comuni dell'Ato ME 1 che contestano le salatissime tariffe per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. La prima bolletta, relativa al 2005, arrivata in questi giorni nelle case dei cittadini e relativa solo al primo quadrimestre, con un importo addirittura pari a tutta l'annualità dell'anno precedente, ha fatto schizzare in alto il livello di rabbia dei contribuenti già abbastanza alto dopo le prime avvisaglie di quelle che sarebbero state le nuove tariffe dopo il passaggio,dai Comuni alle Ato, della gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti. Una rabbia a suo tempo mitigata dalla decisione dei vertici dell'Ato che, rispondendo alla prime contestazioni, avevano deciso di non inviare le bollette in attesa di una rimodulazione delle tariffe. Invece nulla di questo e inaspettatamente le bollette sono arrivate nelle case degli utenti. Da qui la mobilitazione che, come non mai, ha visto tutti, dai commercianti ai pensionati, dagli artigiani alle casalinghe, uniti in una protesta anti Ato che sembra una vera crociata tanta è la determinazione di tutti a dire no a quella che si definisce una imposizione. Così i no-Ato di Capo d'Orlando hanno chiamato a raccolta gli altri trentatrè comuni, tramite il comitato spontaneo di cittadini della città paladina che ripone in molti esperti del settore la sua forza. Nell'assemblea di lunedì sera, il comitato che ha ricevuto la più ampia delega per le azioni da intraprendere al fine di bloccare la richiesta del pagamento delle bollette ha teso la mano ai cittadini ed ai comitati (ove esistono) degli altri comuni aderenti all'Ato Me 1. Così in questa settimana i componenti del comitato viaggeranno in lungo e largo per i Nebrodi mentre già domenica, per tutta la giornata, nella piazza Matteotti di Capo d'Orlando partirà la petizione popolare per chiedere il blocco delle bollette. Ma le strategie del comitato vanno oltre. Infatti ci dice l'ing. Salvatore Sansiverino che «è allo studio dei legali del comitato, coordinati dall'avvocato Mirko Randazzo, la possibilità di suggerire a tutti il pagamento della bolletta che scade il 10 febbraio come saldo dell'anno 2005 e non come rimborso del primo quadrimestre così come richiesto dall'Ato. Naturalmente stiamo preparando delle lettere che spiegano la ragioni di tale comportamento e che gli utenti dovranno spedire all'Ato insieme alle ricevute di pagamento». Ma le strategie messe in moto dal comitato che dovrebbe poi, a detta dei componenti, essere integrato con altri elementi delle cittadine viciniori va oltre perché sono allo studio anche ricorsi al Tar. «Secondo me, ha dichiarato l'avvocato Carmelo Antillo, ex vice sindaco paladino che ha retto le sorti della città dopo la sfiducia al sindaco Carrello sino all'arrivo del commissario, la richiesta di pagamento della bolletta dell'Ato non doveva essere avanzata poiché non supportata da alcun atto societario al contrario della sospensione che le aveva bloccate». Intanto il commissario Rosolino Greco ha chiesto ai vertici dell'Ato un incontro per orientarsi sulla vicenda e poter quindi mettere in atto strategie a difesa dei cittadini come quella di compensare parte delle spese per l'Nu con il bilancio comunale. Tra i record della nuova tariffazione quella di alcuni commercianti che hanno visto aumenti persino del mille per mille.
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