Giornata decisiva per l'ingaggio dell'ala Moltedo
serie a Il lituano torna ad allenarsi dopo Orlandina, Praskevicius in campo l'infortunio: si punta al suo recupero per la gara di Siena.
Sarà difficile ma non impossibile il recupero di Virginijus Praskevicius in vista della difficile e quasi proibitiva sfida che l'Upea Orlandina porta alla capolista Montepaschi Siena domenica sera al “PalaSclavo”, un quasi testa-coda. Il lungo lituano ha ripreso ad allenarsi con le dovute cautele dopo l'infortunio al polpaccio riportato nella trasferta di Reggio Emilia ma non è detto che coach Perdichizzi lo rischi dovendo poi affrontare un altro tipo di gara, ben più delicata per la classifica, tra due sabati al “Pala Fantozzi” contro la Virtus Bologna. Oggi stesso, entro le 12, si saprà se la società ingaggerà Juan Manuel Moltedo, l'ala di 2,00 metri di nazionalità uruguagia ma con passaporto italiano, che da circa una settimana si allena con l'Upea. Una soluzione-tampone ma che potrebbe andare bene e che porterebbe in tribuna, in attesa del recupero di Valenti che si sta sottoponendo ad una dura terapia dopo l'intervento chirurgico al menisco, uno dei due juniores convocati nell'ultimo mese, o Fazio o Sindoni. I problemi per Perdichizzi stanno sempre nelle rotazioni, ecco perchè un elemento dell'esperienza di Moltedo, seppur non al top nella condizione fisica e nel ritmo-gara visto che è inattivo da quasi un anno, potrebbe sempre servire per fare rifiatare uno dei tre esterni o lo stesso Nnamaka, considerato che Moltedo si può adattare anche da "4". Società sempre sul mercato alla ricerca di un giocatore di qualità ma, anche ieri, nessuna novità è arrivata dalla sede sociale di via Beppe Alfano ma i dirigenti continuano a lavorare freneticamente. Intanto si è chiuso il girone di andata ed è tempo di bilanci. Se solo si fosse vinto domenica contro Roseto i paladini potevano considerare abbastanza soddisfacente il percorso al giro di boa mettendo 4 punti tra sè e le ultime battistrada, Avellino e Viola. Ma quella maledetta partita ha rovinato un po' tutto l'andamento di una prima parte di torneo in cui i biancazzurri hanno praticamente tenuto testa a quasi tutte le squadre affrontate, in casa e fuori, ad eccezione della trasferta di Treviso, ma rimanendo a bocca asciutta davanti a tante gare che potevano essere vinte sul filo di lana e lo score di 4-13 non è dei migliori certamente. Spiccano, comunque, le vittorie negli scontri diretti con Livorno e nelle trasferte di Avellino e Reggio Calabria (che potrebbero risultare determinanti in una eventuale volatona per la salvezza) e quella, storica, contro una piazza di fama del basket nazionale quale Varese. In attacco l'Upea ha segnato 1.328 punti (media 78,1 che è il dodicesimo), in difesa ha subito 1.394 punti (82 di media, quattordicesima). La differenza è di -66. Nella classifica cannonieri continua a restare nella “top ten” capitan Keith Carter (settimo posto con 292 punti, 17,2) mentre ha perso posizioni Marque Perry (quattorcesima piazza, 273 punti, 16,1). In discesa anche Janicenoks (212, 12,5), in risalita Dusan Jelic, il migliore giocatore dell'Upea di questo inizio di 2006 (185, 11,6). Nel totale tiri Capo d'Orlando è 14a (44,8%), nei tiri da due ha la stessa posizione (50,6%), dall'arco è terz'ultima (32,9%), dalla lunetta si distingue con un quarto posto assoluto (72,9%). Alla voce rimbalzi l'arrivo di Praskevicius e la crescita di Jelic hanno portato l'Upea all'undicesimo posto (era ultima a novembre) con 31,6 di squadra (il migliore resta però Nnamaka che ha anche un 3,4 in quelli offensivi). E per un play come Perry capace più di assecondare le proprie capacità, c'è l'ultimo posto negli assist (8,7) anche se è buona la voce recuperi (11,5) con primattore Carter (3,1, terzo posto tra i singoli). Lo stesso Perry è quello che ha perso più palle (3,2, 54 in generale) mentre è ancora l'immenso Carter il migliore come valutazione con 17,5 (dodicesimo nella "top" generale).
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