Ripascimento, progetto azzerato Nel corso della riunione alla Provincia si è deciso di rimodulare la procedura d'appalto. Un solo pennello a mare e maggiore apporto di sabbia.
I pennelli delle discordia, come ormai vengono definiti quelli previsti dal mini progetto di ripascimento della spiaggia del centro di Capo d'Orlando, elaborato dai tecnici comunali paladini, non sarebbero in armonia con gli indirizzi progettuali dell''ufficio tecnico provinciale . E' quanto sarebbe emerso durante la conferenza dei servizi di avant'ieri a Palazzo dei Leoni e così i due pennelli (o almeno uno di essi ) scomparirebbero dall'elaborato esecutivo. I moli, da costruire in materia naturale roccioso, a distanza di cinquanta metri l'uno dall'altro, erano già stati contestati da Legambiente Nebrodi perché ritenuti dannosi all'equilibrio del progetto già attuato in quella zona dalla Provincia e compromesso dalla mareggiate per la mancata manutenzione (versamento annuo di sabbia per compensare quella asportata dalle mareggiate). Il risultato della diversità di vedute tra i tecnici provinciali e comunali avrebbe prodotto la revoca della gara d'appalto per il mini progetto di ripascimento che scadeva il prossimo trentuno gennaio e di conseguenza l'emanazione di un nuovo bando di gara armonizzato al nuovo progetto che l'ufficio tecnico paladino dovrà rielaborare sulle indicazioni dell'ufficio tecnico provinciale. Una revoca che però il comitato cittadino accetta con entusiasmo poiché il nuovo bando di gara comprenderebbe anche un altro finanziamento (centocinquantamila euro) concesso al Comunedall'assessorato agli Enti locali, così da portare a trecentocinquantamila euro l'importo della gara. Con l'aumento della disponibilità finanziaria il nuovo progetto, che potrebbe anche prevedere la costruzione di un solo pennello al posto di due, includerebbe anche la costruzione delle fondazioni e del muraglione di contenimento del lungomare distrutto dalla mareggiata del dicembre scorso. Il nuovo muraglione sarebbe costruito a " parancola", una tecnica collaudata nei muraglioni già costruiti nella zona di via Cordovena e che, grazie all'ondulazione del manufatto in cemento, ha dato sinora ottimi risultati poiché le onde scivolano sul muro e ritornano indietro non producendo l'effetto bombardamento. Oltre alla costruzione del muraglione, il nuovo finanziamento e le somme risparmiate dalla costruzione di almeno uno dei due pennelli consentirebbero il ripascimento naturale dell'arenile con il versamento di tutta quella sabbia scomparsa in questi anni. La sabbia potrebbe anche non essere prelevata dagli accumuli della zona del Faro, sia per le perplessità dei cittadini sui danni alla fruibilità balneare che ne deriverebbero in questa zona, sia per le perplessità di Legambiente sui costi di prelievo che dal primo bando sembrerebbero essere più elevati rispetto ai prelievi similari in altre zone. In giornata il commissario regionale Rosolino Greco dovrebbe emanare il decreto di revoca del bando ed avviare l'iter per la nuova gara. Comunque sia, speriamo che sia la volta buona per risolvere il problema dell'erosione del litorale che tanti problemi ha causato negli ultimi anni.
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