L'Upea chiude il mercato, la Viola ancora no Sindoni: «Dopo l'ingaggio di Moltedo non serve più nessuno». I paladini ritengono che l'organico sia al completo, i neroarancio sperano che l'irlandese sia guarito per tesserarlo
Saranno Duranti, Cerebuch e Capurro gli arbitri dell'importante anticipo di domani sera (“Pala Fantozzi”, ore 18,30, diretta su Sky) tra Upea e Virtus Bologna, le due grandi protagoniste ed avversarie della scorsa stagione in Legadue. Una Virtus fortissima, con il dente avvelenato per la sconfitta interna subita nell'ultimo turno in casa con Napoli e che presenta uno dei migliori giocatori del torneo, il formidabile David Bluthenthal, ma non solo. Coach Markovski ha un organico di qualità al quale si è aggiunto la forte guardia Vukcevic anche se manca pur sempre un vero e proprio play di ruolo. Per l'Upea invece nessuna novità dopo le indiscrezioni di questa settimana. Anzi, proprio alla vigilia il presidente Enzo Sindoni va controcorrente. «Non siamo sul mercato- dice Sindoni-. Con questo voglio mettere la parola fine all'infintà di indiscrezioni ed ipotesi succedutesi nelle ultime settimane. Le ragioni che ci allontanano dalle trattative sono due: la prima è che non ci sono atleti di tale livello da essere di nostro interesse; la seconda è che, dopo l'ingaggio che considero importantissimo di Moltedo, inserire un giocatore significherebbe escluderne un altro. E noi non ci priveremo di nessuno». La sfida con la Virtus è anche quella tra i vulcanici presidenti Sindoni e Sabatini. «Credo che sulle dichiarazioni di Claudio Sabatini sia stato fatto un polverone eccessivo- afferma Sindoni- qualche giorno prima, quando Roseto manifestava l'esigenza di essere supportata dagli Enti istituzionali e contemporaneamente ingaggiava Cavaliero e Callahan, qualche altro fece osservazioni analoghe. Credo che la verità sia che solo chi gestisce piccoli club, possa comprendere cosa significhi affrontare le difficoltà che un campionato professionistico presenta. Ma reclamare i sostegni promessi non significa abdicare al massimo sforzo per ottenere il massimo risultato sportivo». Ritornando al basket giocato Sindoni si sofferma sul campionato disputato sino ad oggi dall'Upea. «L'organico a disposizione del coach- afferma- è il migliore che abbiamo potuto mettere a sua disposizione, come Perdichizzi è il miglior allenatore di cui la società può disporre. Lo ritengo uno dei cinque migliori tecnici italiani, e tale resta anche se il roster a sua disposizione non è tra i primi cinque della serie A. Consapevole di questo non ho chiesto la qualificazione ai play-off, ma il sedicesimo posto». Poi sulle voci circolate intorno a Perry, Sindoni aggiunge: «Marque ci è stato richiesto da due squadre in zona play-off e l'interessamento del Barcellona è noto a tutti. Se Perry ha attraversato un periodo poco fortunato, tutti coloro che hanno a cuore i colori biancoazzurri avrebbero dovuto aiutarlo a superarlo in fretta. Marque lo ha comunque superato e tecnici e compagni di squadra hanno piena fiducia in lui. Sono lui e Carter i nostri leaders». Infine l'auspicio finale.«Ci salveremo-conclude Sindoni-. Quale altra squadra di seconda fascia può contare su due giocatori da Eurolega (Perry e Praskevicious) e su due giocatori del livello di Carter e Jelic? Sono sicuro che raggiungeremo il risultato, magari all'ultimo minuto dell'ultima partita, ma ce la faremo. Ma chi non ha voglia di soffrire si faccia di lato. Il riferimento è anzitutto a quella parte di pubblico e di critica che dimentica o finge di dimenticare che l'Orlandina non gioca più in serie C».
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