BASKET Seire A: I club dei tifosi “spiegano” i fischi
In vista della delicata trasferta di Livorno, l'Upea potrebbe anticipare di un giorno la partenza per un ritiro di 24 ore. «È una eventualità - conferma il direttore generale Francesco Venza - che stiamo valutando. Se decideremo di farlo chiaramente nessun allarme, sarà solo per permettere alla squadra di concentrarsi ancora meglio. Speriamo che possa sortire qualche effetto perchè la settimana scorsa tutti hanno lavorato egregiamente, con impegno e grande voglia di fare ma poi, alla resa dei conti, abbiamo offerto quella che ritengo la peggiore prestazione casalinga della stagione contro la Virtus Bologna».
- Di chi sono le colpe di questa situazione? «Di tutti: da noi dirigenti allo staff tecnico, sino ai giocatori. Quando si vince, come lo scorso anno, i meriti sono da suddividere in ogni sua componente e anche quest'anno è così. Il nostro obiettivo lo conoscete tutti, siamo sempre aggrappati al fatto che in questo momento saremmo salvi ma, chiaramente, il nostro trend dovrà migliorare visto che le altre non possono perdere sempre. Avellino ad esempio ci ha appena agganciati».
- Il presidente Sindoni ha dichiarato chiuso il mercato ma qualcuno sostiene che non sia così: lei cosa dice? «Che il mercato è chiuso come ha detto il presidente. Questi siamo e questi rimarremo sino alla fine. Non è un problema di disponibilità economica - conclude Venza - ma sul mercato non c'è il giocatore giusto che ci possa servire». Intanto, dopo i fischi di sabato sera, i club organizzati “White Blue Capo” e “Banda Nuatri” hanno diffuso un comunicato. «Ci teniamo molto a precisare - si legge nel testo - che quanto fatto, peraltro in maniera civile e senza insulti gratuiti ai singoli, è frutto di una lunga serie di delusioni cocenti e di evitabili sconfitte, sfociate in una prova a dir poco indecorosa per i nostri colori, che va al di là del risultato sportivo del campo che è sotto gli occhi di tutti. Da sempre siamo stati accanto alla squadra, anche nei momenti più bui della nostra gloriosa se pur giovane storia. Come dimenticarsi quando in B1 al “PalaFantozzi” c'erano 500 persone e noi cantavamo forte, soprattutto nei playout? Come dimenticare i pianti di Rimini? Come dimenticare la magra figura nel derby di Patti? Noi, gli ultras, sempre dietro uno striscione ed un ideale, a cantare per l'onore del paese e della maglia. Lo faremo ancora, a partire dalla trasferta di Livorno, inciteremo la squadra per una salvezza nella quale tutti crediamo fortemente, ma esprimeremo puntualmente il nostro dissenso qualora ce ne fosse bisogno. Meritiamo maggiore rispetto da parte di tutti, a partire dai giocatori che devono sempre dare il massimo (lo esigiamo!) e capire che la maglia va onorata, per finire al pubblico sempre pronto a criticarci in maniera gratuita. Coscienti delle nostre azioni, esprimiamo a tutti il nostro dissenso per l'attuale situazione, ma ribadiamo il nostro attaccamento alla maglia e la nostra presenza in attesa di una svolta necessaria che ridia vigore all'ambiente».
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