Bollette Ato. Nessuna proroga come era prevedibile. Massiccia adesione alla protesta di commercianti e artigiani Nessuno fa un passo indietro. C'è chi ha deciso di non saldare neppure l'acconto in attesa di "chiarimenti".
Capo d'Orlando – La notizia che poche ore prima il consiglio d'amministrazione dell'Ato Me 1 non aveva concesso la proroga della scadenza della prima bolletta per il servizio raccolta rifiuti del 2005 è stata la molla che ieri mattina ha spinto centinaia di cittadini e commercianti a partecipare, con maggiore determinazione e rabbia, alla protesta contro il caro tariffe. La manifestazione, voluta dal comitato cittadino, ha sortito l'effetto anche di una grande serrata poiché quasi tutti i negozianti del centro hanno abbassato le saracinesche dei negozi così che la manifestazione ha assunto il tono di una vera protesta sociale. Nonostante la giornata lavorativa e un forte vento di maestrale, più di mille orlandini hanno partecipato al dibattito che ha visto come oratori solo i componenti del comitato di protesta di Capo d'Orlando. Erano presenti però anche alcuni rappresentanti degli altri comitati dei trentatrè comuni facenti parte dell'Ato Me 1. La parola d'ordine alla fine è stata «siete tutti liberi di decidere se domani (oggi per chi ci legge), giorno di scadenza della bolletta, volete pagare o no; noi del comitato non pagheremo perché prima di farlo vogliamo avere risposte certe circa l'effettuazione o meno dei servizi inclusi nella bolletta e soprattutto vogliamo sapere quanto alla fine costerà tutto il servizio per l'anno 2005». Il comitato però si è dichiarato disponibile, con legali e consulenti, a tutelare davanti alle commissioni tributarie o al giudice di pace , tutti coloro che spontaneamente decideranno di non pagare . Si è convinti così che centinaia di ricorsi se non migliaia invaderanno gli uffici delle istituzioni competenti visto che ieri in piazza erano in tanti, soprattutto commercianti ed artigiani ad annunciare di non voler pagare. Un balzello quello applicato che a loro dire avrebbe provocato sicuramente una ricaduta sul pubblico con gli inevitabili aumenti dei prezzi. «Si perché, ci dice un barista, è inevitabile che i costi maggiori alla fine li paga l'utente, perché come si fa a pagare bollette che per l'esagerato importo indicato sono superiori allo stesso canone di fitto del negozio». Aggiunge un ristoratore di San Gregorio che «nella nostra zona ancora non si è visto alcun beneficio dei nuovi servizi annunciati, perché dovremo pagare di più?» Intanto il commissario del comune paladino, Rosolino Greco, su richiesta del comitato cittadino si è dichiarato disponibile alla compartecipazione dell'Ente ai costi del servizio ma evidenziando come l'aiuto dato ai commercianti potrebbe significare un aumento dei costi per le utenze private. Insomma la solita storia della coperta corta. Tira da un lato e si accorcia dall'altro ed il bilancio comunale non è neppure un elastico. Scrive in un comunicato stampa il commissario: «la compartecipazione potrà essere determinata in fase di approvazione del bilancio e compatibilmente con i molteplici interventi urgenti e necessari in tutti gli altri servizi essenziali a cui si deve fare fronte. Comunque è intenzione di questo ente favorire con la suddetta compartecipazione le categorie che, allo stato attuale, risultano più danneggiate. In relazione alla ipotesi di ripartizione dei costi del 2005 in regime di Tarsu, così come richiesto nell'accordo di programma si ritiene necessario chiarire che il maggiore onere potrebbe gravare sulle utenze domestiche».
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