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Gazzetta del sud - martedì 21 febbraio 2006 at 08:33
Dopo le proteste per la "decapitazione" della magnolia Si smonta il capannone? Concessione ai privati della piazza Matteotti: coro di "no".

La furiosa reazione degli orlandini per il taglio della "magnolia", che di fatto rappresentava il simbolo dell'isola pedonale, e soprattutto la concessione a privati della centralissima piazza Matteotti per serate da ballo a pagamento potrebbe addirittura determinare lo smontaggio della tensostruttura già installata al centro della stessa piazza e la cui altezza ha determinato la mutilazione della pianta, più alta del tetto del capannone.
Il circolo Acli di Rocca, che aveva ottenuto la concessione a collocare la tensostruttura (600 mq), davanti alle rabbiose contestazioni ha fatto marcia indietro comunicando proprio ieri mattina la disponibilità a rinunciare al programma carnascialesco che aveva approntato e che aveva come teatro proprio la piazza Matteotti. Secondo la concessione municipale la tensostruttura rimarrà aperta e libera alla fruizione di tutti sino alle 21, mentre dopo quell'ora si trasformerà in un teatro o discoteca con ingresso a pagamento. Solo stamani si saprà se il commissario Rosolino Greco, che aveva concesso la piazza e autorizzato la tensostruttura, farà marcia indietro anche lui: ma intanto è al centro delle polemiche poiché gli orlandini sono rimasti sorpresi ed esterrefatti dalla sua decisione di interdire, anche se dopo le 21, il centro dell'isola pedonale; quello spazio pubblico che più di ogni altro vivono con intensità e in termini di comunità.
Infatti l'isola pedonale, non a torto, viene definita il "salotto della città", anzi dei Nebrodi visto che centinaia di residenti dei paesi dell'hinterland vengono a trascorrervi le ore libere e non solo per il fine settimana. Poi il periodo delle vacanze carnascialesche, così come quello natalizio o pasquale, vede la presenza nell'isola pedonale di migliaia di visitatori che ora si vedrebbero costretti a convivere in spazi più stretti, visto che dell'isola pedonale rimarrebbero solo il corso Crispi e la piazza Europa.
Così è palpabile il timore che la piazza chiusa allontani visitatori e turisti e quindi penalizzi il commercio e il terziario, a tutto vantaggio dei paesi vicini dove le strategie turistiche non "castigano" certamente i locali. E poi c'è da considerare anche la mancanza di parcheggi e le strategie di ordine pubblico con centinaia di giovani allegri, festanti e mascherati nel centro storico. Così, Rosolino Greco è al centro della polemica e non solo dei cittadini comuni. Scrive Nino Giacoponello di Rifondazione comunista: «Ricordiamo al commissario che la piazza è ritenuta il salotto della nostra cittadina e viene utilizzata dalla cittadinanza come punto di incontro, pertanto non deve essere concessa a privati o associazioni per fini prettamente economici dichiarati o mascherati».
Secondo molti, infatti, l'autorizzazione concessa anche nei giorni seguenti al carnevale potrebbe determinare lo svolgimento di altri spettacoli a pagamento. Intanto, la "magnolia" mozzata per far spazio alla tensostruttura è scomparsa dalla piazza Matteotti trasferita nella piazzetta di Santa Lucia; le motivazioni sembrano legate all'assetto che la piazza assumerà grazie al nuovo progetto di riqualificazione (i cui lavori sono attualmente in fase di esecuzione), che non prevederebbe alberi. Nel progetto ufficiale, però, è previsto un bell'albero... ma forse la magnolia non è degna del nuovo assetto urbanistico; da qui il suo esilio in periferia.
A proposito dell'albero, Legambiente Nebrodi è durissima per la decapitazione della magnolia: «Èun fatto grave – si legge in una nota a firma del segretario regionale Salvatore Granata – perché è stato danneggiato un albero bellissimo sulla base di motivazioni ignobili, e per certi versi costituisce un episodio rivelatore dello sbandamento delle istituzioni pubbliche e dell'eclisse del buon senso. Chi e perché ha autorizzato l'installazione di un "capannone" che sottrae ai cittadini di Capo d'Orlando il libero godimento della piazza Matteotti e ne consente la mercificazione? Chi e perché ha autorizzato l'abbassamento dell'albero per far posto al tetto del "capannone"? Dov'erano e perché non sono intervenuti coloro che per compiti d'istituto dovevano controllare la corretta esecuzione dei lavori ed impedire lo sfregio dell'albero? Saranno assunti i necessari provvedimenti sanzionatori verso i responsabili del danneggiamento?».
Il commissario ha promesso pugno duro contro i responsabili; ma la piazza ritornerà fruibile per tutti ed a qualsiasi ora?

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