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Gazzetta del Sud - mercoledì 22 febbraio 2006 at 08:52
L'ex sindaco carrello polemizza con Rosolino Greco «Il commissario non faccia scelte politiche»

Mentre le polemiche seguite al taglio della magnolia, il simbolo dell'isola pedonale di Capo d'Orlando (trasferita in piazza Santa Lucia) ed alla concessione a privati della piazza Matteotti per feste danzanti a pagamento non si placano, tanto che un lumino ha preso il posto della pianta come segno di contestazione, l'ex sindaco Massimo Carrello, punta anche lui l'indice contro il commissario regionale Rosolino Greco, che di fatto l'ha sostituito dopo la sfiducia. «Constato con disappunto che alcune questione importanti per l'economia del nostro paese non sono state affrontate con il giusto appiglio – dice Carrello che poi aggiunge – mi riferisco ai lavori di somma urgenza del lungomare di Capo d'Orlando ed al completamento del porto , il cui iter non sta avendo alcun seguito.Tanti gli argomenti che sono nell'agenda politico amministrativa di Capo d'Orlando e che sono stati affidati al commissario dott. Rosolino Greco, che sicuramente impegnato, in questo periodo, come è stato, in scelte politiche importanti, vedi nomine varie in commissioni, nomina componenti nucleo di valutazione, elezione del difensore civico, istituzione della commissione edilizia, consulte, assegnazione di incarichi a professionisti, etc., probabilmente lo hanno distratto dai temi salienti del Paese».
Poi l'ex sindaco aggiunge: «Ma le notizie sulle sue scelte politiche, non ultima la possibile partecipazione alla costituzione dell'Unione dei Comuni, che impegneranno il paese anche per il futuro, mi spingono a dare un monito ai cittadini orlandini e al commissario: le scelte politiche non dovrebbero essere assegnate ad un funzionario regionale, ma devono essere lasciate alla volontà dei cittadini, ovvero ai prossimi amministratori che saranno eletti democraticamente dal popolo. Avrei avuto il piacere che lo stesso Commissario, pur nelle sue legittime scelte, si ricordasse delle osservazioni, che spesso nel ruolo di funzionario degli enti locali, ha fatto presente agli amministratori - quali principi giuridici, di collegialità e democraticità - specie negli impegni che si assumono per il futuro di una collettività. Avrei avuto il piacere che lo stesso su alcune vicende di Capo d'Orlando aprisse un confronto e non pensasse che essendo un "forestiero" il suo lavoro non venga comunque valutato. Infine ho trovato assurdo ed esprimo disappunto per la scelta di tagliare l'albero di magnolia in Piazza Matteotti perché si doveva installare un tendone. Visto queste brevi riflessioni mi farò promotore di un incontro con il Commissario».
Poi Carrello conclude dicendo «mi accorgo che coloro che si propongono alla guida del paese tacciono ed il silenzio sta diventando assordante. Mi sembra di assistere al rovescio della medaglia: prima largo pluralismo, ora invece accettazione di qualunque decisione senza confronto. Continuerò a fare sentire la mia voce in un disegno complessivo di crescita del paese, che si basi su programmi e non su proclami».

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