Greco scrive alla Regione per i lavori sul lungomare: I soldi non sono più sufficienti.
Mentre le mareggiate in corso sul Tirreno rischiano di allontanare l'inizio dei lavori di ricostruzione e di ripascimento del lungomare di Capo d'Orlando, Palazzo Europa confida in un cospicuo contributo straordinario per ampliarne l'intervento. Il commissario straordinario Rosolino Greco ha infatti avanzato una istanza all'assessorato regionale alle Politiche sociali ed autonomie locali con la quale, evidenziando che il primitivo contributo (utilizzato per il cantiere in procinto di essere avviato ) non è più sufficiente a ripristinare il lungomare a causa dei nuovi danni causati dalle mareggiate di dicembre «necessita ampliare la zona d'intervento, operando con urgenza sui tratti sottoposti ad erosione onde evitare ulteriori danni». Greco evidenzia l'importanza dell'intervento allargato poiché , come si legge nella nota «nel tratto del lungomare tra il faro e la via Cordovena sono collocati i servizi a rete comunali, della telefonica , delle rete elettrica e del metano ed inoltre necessita di garantire il pieno viluppo del territorio con interventi urgenti di ripristino delle strutture ed infrastrutture turistiche». Intanto, come dicevamo, i marosi che imperversano sulla costa paladina stanno nuovamente mettendo a dura prova quel che resta del muraglione del lungomare lesionato e danneggiato dalla burrasca di dicembre, le cui onde, come si ricorderà, sfiorarono forza nove. Per fortuna la mareggiata in corso proviene da nord per cui il muraglione dovrebbe resistere, protetto dall'apporto naturale di sabbia che le onde spingono verso la battigia, ma si prevede un cambio di direzione della forza del mare, il che potrebbe determinare un nuovo movimento erosivo e quindi la sollecitazione delle fondamenta della strada già squarciate. Oggi il commissario dovrebbe consegnare i lavori alla società che ha vinto la gara d'appalto per la ricostruzione del muraglione ed il ripascimento della zona (per quasi trecentomila euro). Alla ditta si chiede un intervento rapido perché una ulteriore mareggiata come quella di fine anno potrebbe determinare addirittura l'inutilità dell'intervento, poi troppo ridotto rispetto alla nuova realtà che la forza delle onde disegnerebbe sulla zona già in piena emergenza. Intanto in un'altra zona costiera della città e cioè a Tavola Grande , l'attuale mareggiata sta continuando la demolizione di quella parte del lungomare già messo fuori uso dall'ultima burrasca. Qui però il progettato trasferimento dell'arteria all'interno e quindi l'allontanamento dal mare sembra non porre necessità d'intervento di ricostruzione poiché lì dove attualmente c'è la strada, secondo gli ambientalisti ed una delibera del Consiglio comunale di tanti anni fa, dovrebbe risorgere la spiaggia. Il problema qui è di alcuni abitanti della zona, costretti, sino alla costruzione della nuova strada, ad utilizzare una mulattiera in terra battuta per raggiungere le loro abitazioni.
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