L'Orlandina prende Esposito Il trentasettenne campione firma con la matricola Upea per l'ultima parte di stagione. Una carriera di straordinario realizzatore, con un anno nella Nba.
«Il mercato? È chiuso». Lo aveva detto il direttore sportivo Diego Pastori appena lunedì sera. Una notizia non vera per sviare quella pista che la società seguiva da qualche giorno. Ieri l'annuncio come un fulmine a ciel sereno: Vincenzino Esposito, detto "El Diablo", è ufficialmente un giocatore dell'Upea con la quale ha in pratica firmato un contratto di due mesi, sino al termine dell'attuale stagione. L'esterno campano, noto per le sue doti di formidabile tiratore, da qualche settimana aveva rescisso il contratto che aveva firmato in estate in Legadue con la Curtiriso Casale Monferrato. Si tratta di un colpo importante perchè arriva il big italiano che nel roster mancava dopo la partenza dell'americano Oliver e che permette a coach Perdichizzi di avere un elemento in più nelle rotazioni ma anche di poter sfruttarne l'esperienza e la classe. Esposito, casertano, 37 anni, 192 centimetri ed un fisico sempre fresco, 8.708 punti segnati tra A1 e A2, è stato uno dei due italiani ad essere sceso in campo nella Nba. Disputò la stagione 1995/'96 con la maglia dei Toronto Raptors (30 partite, 4 punti di media con un picco di 16 realizzato a New York). La carriera di Esposito inizia nella sua Caserta. A soli 17 anni la sua presenza nelle rotazioni diventa stabile e nel 1991, sotto la guida dell'ex coach dell'Upea, Franco Marcelletti conquista lo storico scudetto in finale contro l'Olimpia Milano, realizzando 14 punti di media. L'anno seguente è il migliore dal punto di vista statistico (20,2 punti) tra quelli trascorsi in Campania ma anche l'ultimo. Infatti nell'estate del 1993 si trasferisce alla Fortitudo Bologna. Qui consacra le sue grandi qualità di realizzatore con due annate da 25,7 e 24,4 punti di media sino al '95. Dopo l'esperienza nella Nba, Esposito torna in Italia, stavolta per indossare la casacca della gloriosa Scavolini Pesaro. Malgrado un primo anno fantastico (25,3 punti di media), arriva il divorzio dopo pochi mesi della stagione 1997/98 che porterà Esposito all'Olimpia Pistoia. Anche qui la conferma con una grande annata dal punto di vista realizzativo (22,2 di media). Nel 1998 si trasferisce a Imola che diventerà la sua seconda casa, rimanendovi fino al 2001 e facendo incetta di premi e riconoscimenti (Mvp del campionato di A1 nel 1999 e nel 2000, miglior realizzatore nel 2000 e nel 2001, Mvp dell'All Star Game nel 1998), chiudendo la sua brillante esperienza a quasi 30 punti di media. Nel 2001-'02, dopo una sfortunata parentesi alla Snaidero Udine (comunque chiusa sopra i 20 di media), vola in Spagna nel Gran Canaria (20,6 punti). Nel 2002 torna a Imola, in Legadue, i suoi 26 punti a partita valgono ai biancorossi l'accesso ai playoff e la definizione di squadra rivelazione dell'anno. Nel 2002-'03 si trasferisce alla Rida Scafati dove ritrova coach Marcelletti: i 23 punti di media confermano l'indole realizzativa del "Diablo" che in febbraio passa alla Lottomatica Roma a chiudere la stagione (3,5 punti). Nel 2004 ennesimo ritorno a Imola (26,9 punti) e dopo la fine del campionato di Legadue il trasferimento al Murcia nella Leb spagnola (la seconda Lega) con 17 punti di media. Nella scorsa estate e in autunno aveva avuto qualche contatto con l'Upea, ma poi firmò con Casale Monferrato (21 partite, 12,1 punti le sue cifre) prima del recente divorzio.
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