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Gazzetta del Sud - venerdì 10 marzo 2006 at 08:35
Upea, Esposito incrocia subito Udine Presentato il campione casertano, domani già in campo contro la Snaidero da cui divorziò polemicamente nel 2001. «A Capo d'Orlando potevo arrivare già nella scorsa estate»

Grande entusiasmo nella sala stampa "Daniele Di Noto" ieri mattina per la presentazione, al termine del primo allenamento svolto con i nuovi compagni, di Vincenzino Esposito, "El Diablo", l'ultimo colpo di mercato del presidente dell'Upea, Enzo Sindoni.
Alla presenza dello stesso massimo dirigente paladino e del coach Giovanni Perdichizzi, l'esterno di origine campana si è detto soddisfatto per il suo arrivo in biancazzurro dieci giorni dopo la rescissione del contratto con Casale Monferrato. «Il contatto con la società ed il rapporto con il presidente Sindoni - dice Esposito - risalgono già alla scorsa estate con un apprezzamento, come persona e come giocatore, da quando l'Orlandina militava in Legadue. In ogni occasione in cui sono stato avversario con Imola i complimenti da parte del presidente, dello staff e della gente non sono mai venuti a mancare».
- Come si è sviluppata la trattativa? «Dal giorno in cui mi sono liberato da Casale Monferrato con la rescissione del contratto. Il presidente e coach Perdichizzi hanno un rapporto di stima, collaborazione ed amicizia con il mio procuratore Riccardo Sbezzi. Quando si è presentata questa opportunità è stata presa al volo da entrambe le parti molto volentieri. Da parte mia posso dire che questo trasferimento non si è materializzato nella scorsa estate soprattutto per motivi familiari avendo una moglie americana, essendo arrivato in Italia a stagione iniziata ed avendo base a Imola, dove la mia bambina va a scuola. Adesso, in questi ultimi due mesi, non solo ho il piacere di essere arrivato qui, ma anche di poter dare una mano, con la mia esperienza e la mia persona, al coach e alla società per raggiungere la salvezza prima possibile. Un traguardoche a Capo d'Orlando, e non credo solo secondo me, ha lo stesso valore della conquista di uno scudetto o quasi, considerato che l'Upea sta disputando la prima stagione in serie A».
- Alla tua età ritorni in serie A: con quali stimoli? E cosa chiedi al coach per il tuo inserimento? «Credo che se sono arrivato qui per dare una mano, vuol dire che devo dare qualità e non quantità. E a 37 anni devo far sentire il peso della mia esperienza. So benissimo cosa mi chiederanno la società, l'allenatore e questa piazza che ho sempre visto carica di entusiasmo. Quindi io sono a disposizione per uno o 20 minuti, per uno o 10 tiri. L'obiettivo è vincere le partite. Ed ho l'esperienza giusta, indipendentemente dall'età e dalla categoria, per capire come si gioca a pallacanestro».
- Quali sono le tue prime impressioni sul gruppo ed una tua opinione sul torneo. «Il campionato è durissimo. Da adesso e sino alla fine sono praticamente undici finali. Questa è la mia idea. Bisognerà giocare partita dopo partita, cercando di dare il 100% e oltre. Dobbiamo rimanere in serie A perchè la qualità dei giocatori a disposizione di coach Perdichizzi è ottima. Il gruppo? Ho svolto il primo allenamento e conosco bene, come persona e come allenatore, Perdichizzi ed ovviamente alcuni giocatori. L'impatto principale avverrà alla prova del parquet. Per il momento tutto è positivo ma le parole non vanno in campo».
- Domani sera il tuo esordio contro quella Snaidero Udine con la quale non vi siete lasciati tanto bene nel 2001. Fu un divorzio molto polemico.
«Mi sono trovato male così come a Casale Monferrato e in ventidue anni di carriera qualche situazione come questa può capitare perchè sono un essere umano, con i miei pregi e i miei difetti. Così è avvenuto a Casale Monferrato anche se avevo aumentato il minutaggio e migliorato il rendimento con l'arrivo di coach Gramenzi e di altri giocatori. Cominciare a giocare a pallacanestro dopo undici sconfitte consecutive non è semplice per nessuno, nè per la squadra e nè per i singoli. Adesso a me interessa essere qui e sono super contento».
Una battuta anche per il presidente Sindoni che guarda con orgoglio l'ennesimo suo gioiello che si aggiunge ai vari Fantozzi, Pastori, Carter, Mescheriakov, Hill, Robinson, McIntyre, Hoover, Howell, Oliver. «La salvezza è ancora lunga da raggiungere. Se ce la faremo non escludo che con Esposito il discorso si possa prolungare anche nella prossima stagione».

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