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Gazzetta del Sud - giovedì 23 marzo 2006 at 10:00
Upea, finalmente Praskevicius Il lituano, dopo un avvio incerto, sta giocando con continuità

L'eroe della settimana. Virginijus Praskevicius è indubbiamente il personaggio del momento in casa-Upea considerata la sua prestazione determinante nell'importante sfida salvezza vinta contro Avellino. Spesso criticato per i suoi alti e bassi, stranamente molto più produttivo fuori casa (monumentale la sua prova a Livorno) anziché al "Pala Fantozzi", il lungo lituano, nella scorsa stagione impegnato in Eurolega con l'Ulker Istanbul, ha avuto la fiducia di coach Perdichizzi e, nel secondo tempo del match contro gli irpini, è diventato immarcabile per la difesa biancoverde, con tre triple ed un canestro incredibile (rivelatosi decisivo per il successo) a 16 secondi dalla sirena, quello del 74-71: palla che sembrava persa da Perry ma spizzicata in extremis dal play americano verso "Praske" che, seppur sbilanciato con il corpo, ha prodotto una conclusione all'indietro, con la palla che, accompagnata dal boato del pubblico, si è infilata nella retina.
Ma Praskevicius, uomo che viene dall'Est e, come tale, è freddo e quasi distaccato, non si è scomposto più di tanto presentandosi in sala stampa con il volto corrucciato. Questione di abitudini. «Eravamo tutti coscienti - dice l'ala - dell'importanza che rivestiva per noi questa partita contro Avellino. Una gara che, se l'avessimo persa, ci avrebbe poi costretto a dover vincere più partite di quelle previste e su campi quasi impossibili».
- Forse, tra le gare casalinghe, hai giocato il migliore match da quando sei a Capo d'Orlando.
«Credo di avere giocato una buona partita e spero che ce ne siano di altre come questa o anche migliori. Certo, ammetto che le prime gare non sono state fantastiche. Per me è stato mentalmente molto duro dimostrare ai tifosi le mie qualità, le mie potenzialità. Inizialmente ho provato a superare questo ostacolo ma ho giocato male. Nelle ultime partite certamente le cose sono andate meglio».
- Tu che sei un esperto del basket europeo, credi che la salvezza per l'Upea sia veramente vicina quando ancora mancano alla fine dieci partite?
«Sì, ma non siamo ancora salvi. Domenica abbiamo una gara molto difficile a Biella anche se credo che se giocheremo come nelle ultime settimane, possiamo far bene. Anche dalla panchina c'è un supporto importante con Nnamaka e Ramelli, per quanto riguarda il settore dei lunghi. Se facciamo bene a Biella e poi vinciamo la successiva gara interna contro la Viola, credo che arriveremo ad un passo dalla salvezza».
Sulle qualità di Praskevicius si esprime anche il presidente Enzo Sindoni. «Virginijus è un giocatore di livello europeo assoluto. Un atleta che ha una grande capacità nel leggere quello che accade in campo e, quindi, è sempre capace di rinunciare, come tutti i giocatori dell'Est, alla spettacolarità per l'utilità. E quando un compagno di squadra non è tempestivo negli aiuti o nei cambi, Praskevicius ci mette sempre qualcosa di suo. Un giocatore che ha recuperato la condizione, ha un grande tiro e, come lui stesso ha detto, ha sicuramente patito la voglia di fare subito bene. Le sue prestazioni migliori in casa sono coincise con le nostre vittorie con Varese e Avellino ma fuori ricordo le prove straordinarie a Livorno e Cantù».

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