La realizzazione del muraglione a difesa del Lungomare Consegnati i lavori. Saranno usate speciali attrezzature.
L'impossibilità di reperire le tipologie di palancole necessarie alla difesa del muraglione del lungomare da ricostruire nel pieno centro di Capo d'Orlando ha fatto slittare l'inizio dei lavori di un mese. Infatti solo martedì scorso, Palazzo Europa ha potuto consegnare il cantiere, ma non alla ditta edile che si era aggiudicato l'appalto nel mese di febbraio, bensì ad una società dell'Agrigentino che ha dichiarato la propria disponibilità ad iniziare immediatamente i lavori con le speciali attrezzature . È stato necessario far scorrere di parecchio la graduatoria della gara, prima di giungere ad una società in possesso immediato delle speciali barre in acciaio che saranno calate sotto il muraglione da ricostruire per ben quattro metri e mezzo sotto il livello del mare. Questo innovativo modo di costruire i muraglioni sulla spiaggia non dovrebbe consentire l'azione di erosione delle onde sotto i manufatti, fenomeno che sinora ha provocato ovunque danni, poiché le mareggiate scavando sotto le fondamenta di fatto privano i muri della base che, rimanendo senza appoggio , vengono facilmente risucchiati in mare o crollano su se stessi . Trecentoquarantacinquemila euro è l'importo dei lavori che godranno però del ribasso d'asta del 9,511 %. Una somma pari a circa trentamila euro che Legambiente dei Nebrodi ha chiesto venga destinata, in quel punto, al ripascimento naturale della spiaggia tramite il versamento della sabbia a difesa dello stesso muro e della strada , così come previsto dal progetto generale, eseguito in quella zona , sei anni fa, dalla Provincia regionale di Messina che ha utilizzato finanziamenti europei. La mancata manutenzione annuale ( versamento di sabbia ) avrebbe riproposto, secondo gli ambientalisti, l'erosione della spiaggia ed i danni al lungomare per i quali ora si sta intervenendo . Durante i lavori, la circolazione stradale cittadina che ha proprio nel lungomare il punto cruciale ( l'arteria di fatto rappresenta la circonvallazione della città) , subirà notevoli rallentamenti. E a proposito di strade cittadine sale la rabbia di automobilisti e camionisti per il cattivo stato di manutenzione di molte arterie che di fatto oltre a rallentare il traffico, provoca strozzature alla circolazione, ponendo situazioni di pericolo non indifferenti. È il caso della bretella che dalla via Consolare Antica s'immette sulla statale 113, nei pressi del Conad. Qui una buca, transennata da mesi , e la strada sconnessa che di fatto ha due livelli di quota (causa lo smottamento idrogeologico della montagna) producono, soprattutto durante gli orari d'entrata ed uscita delle scuole che si trovano nei paraggi, lunghe code di auto che raggiungono sia la statale 113 che le vie della periferia con ripercussioni anche sulle altre strade cittadine. Ma alla pari di questa strada anche altre arterie, comprese quelle del centro, con buche , avvallamenti e dossi, pongono non pochi problemi di sicurezza. Vere trappole per automobilisti e soprattutto ciclisti e pedoni, costretti alla massima attenzione quando percorrono tali strade.E grazie a Dio fino a oggi non c'è scappato l'incidente. La competenza ad intervenire oltre che di Palazzo Europa è anche della Provincia regionale di Missina ma Palazzo dei Leoni fino a oggi ha fatto orecchio da mercante , anche alle sollecitazioni del consigliere provinciale Salvatore Librizzi che ultimamente aveva evidenziato le problematiche con una interrogazione al presidente Salvatore Leonardi e all'ufficio tecnico provinciale. |