”CGIL, LEGGE AL DI SOTTO DEGLI IMPEGNI CHE IL GOVERNO AVEVA PRESO”
“Un provvedimento ben al di sotto degli impegni presi il 6 febbraio da Cuffaro, sia nel numero degli stabilizzati che nella quantità delle risorse impegnate”: lo dice Santo Inguaggiato, della segreteria regionale Cgil a proposito della legge sui precari approvata in nottata dall’Ars “tra vistose assenze- sottolinea l’esponente della Cgil- nei banchi della maggioranza”. Inguaggiato aggiunge che “all'indomani delle elezioni il sindacato riprenderà la lotta per portare il contratto previsto dalla legge, appena semestrale, a cinque anni e riaprirà la vertenza nei confronti dei Sindaci, grandi assenti in questa occasione, sia per coprire stabilmente i posti disponibili in pianta organica che per portare gradualmente i contratti a 30 ed a 36 ore come per i regionali”. “Resta l'obiettivo dei sindacati confederali – prosegue l’esponente della Cgil- di chiudere il capitolo del precariato stabilizzando tutti coloro che sono ancora nel bacino, i precari degli enti no profit e delle cooperative sociali, e di rivendicare il rispetto dei termini della programmazione in tal senso, cioè il 31 marzo 2007”. Inguaggiato rileva che “se gli esiti sono insoddisfacenti “e’ anche a causa di quella parte del movimento dei precari che , lasciandosi blandire dal governo e da qualche deputato della stessa maggioranza, ha rotto l'unità del movimento stesso , determinando nuovi condizionamenti elettorali”. Tra gli elementi “comunque positivi della nuova legge” chiesti a gran voce dal sindacato, l’esponente della Cgil indica “l’emendamento che fissa a 24 ore i contratti, eliminando ogni discrezionalità al ribasso da parte dei Sindaci e quello che, prevenendo nuove ingiustizie, consente di portare a 24 ore tutti i contratti di coloro che erano stati stabilizzati precedentemente per un minor numero di ore settimanali e la maggiorazione del contributo finanziario ai comuni che stabilizzano”.
A cura di Nino Pizzino CGIL Funzione Pubblica di Messina
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