Si ricompattano Fi, An e Udc in vista delle AmministrativeUn volto nuovo per la CdL? Spaticchia rompe col Mip ma va avanti.
È rottura tra Franco Spaticchia e il Mip circostanza che però non sortisce alcun effetto pratico sulla sua candidatura alla poltrona più alta di Palazzo Europa. «Dopo il tentativo di alcuni componenti della sezione orlandina del Mip di delegittimarmi, dice Spaticchia, per avallare ipotesi di una sindacatura alternativa ma ancora da definire, in questo fiorire di liste che si spostano da una parte all'altra degli schieramenti che le varie forze politiche cercano di compattare, confermo la mia candidatura supportata da una lista che si chiama "Scommessa Orlandina"». Chi i padri di questa lista civica? «Alcuni amici che mi appoggiarono nella precedente consultazione, poi professionisti, commercianti, insegnanti e rappresentanti delle varie contrade orlandine; in maggioranza donne e giovani alla prima esperienza politica anche se non mancano i veterani, ivi compreso un ex consigliere comunale». Poi Spaticchia aggiunge: «Siamo una squadra unita e affiatata , siamo autonomi e indipendenti e non dobbiamo dare conto a nessuno. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere almeno cinquecento voti per essere determinanti al ballottaggio che, siamo certi, ci sarà. Nessuno di noi, prosegue Spaticchia, è un professionista della politica. Vogliamo essere soltanto i "traghettatori" di una nuova classe dirigente che vada a sostituirsi ad una classe politica logora e invecchiata precocemente che si è autosfiduciata e autodelegittimata. È assurdo, conclude Spaticchia, pensare che dopo la sconfitta della politica a Capo d'Orlando coloro che ne sono stati gli artefici e i protagonisti si ripropongano con gli stessi obiettivi, gli stessi metodi e i soliti calcoli da bottega, piuttosto che con un progetto politico che esprima un'idea di città, un modello di sviluppo, una via per la ripresa economica, artistica e culturale della città. Capo d'Orlando deve recuperare la centralità perduta sul piano turistico e deve essere in grado di promuovere una strategia di sviluppo territoriale integrato dei paesi dei Nebrodi orientali». Ma se l'architetto Spaticchia e la sua squadra sono già pronti, a meno di quindici giorni dalla scadenza della presentazione delle liste nessun altro candidato a sindaco si affaccia ufficialmente alla ribalta anche se all'orizzonte comincia a delinearsi l'entrata in gara dell'ex sindaco Enzo Sindoni. Di Massimo Carrello, il primo cittadino uscente, invece nessuna notizia contrariamente alle prime battute della campagna elettorale quando si dava per certo una sua riproposizione per Palazzo Europa. Cosa bolle in pentola all'interno della Casa della libertà? L'aggregazione che vinse le elezioni del 2003 e che poi da sola decretò la fine anticipata della sindacatura Carrello sembra avviata verso una riconciliazione ma sarà vero? E poi nascerà da questo rinato feeling una proposta di candidato a sindaco? Tanti gli interrogativi ma due cose attualmente sembrano certe e cioè la formazione di due liste vicine a Carrello e poi il comune denominatore che ci sarebbe alla base dell'accordo di riappacificazione dei tre partiti della Casa delle libertà ( FI, An e Udc ) che imporrebbe un uomo nuovo per la corsa alla poltrona di sindaco. Quindi non sarebbero ipotizzabili nomi come quello di Massimo Carrello ( FI), Salvatore Librizzi (Udc) e Salvatore Mantineo (An). Intanto a giorni l'ex ministro Francesco Storace dovrebbe giungere a Capo d'Orlando per dire la sua sulla proposta lanciata da alcuni uomini di An per una sua candidatura a sindaco di Capo d'Orlando. Una campagna elettorale amministrativa, quella paladina, influenzata senza dubbio da quella regionale e che pare condizionarne le strategie.
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