il ComitATO tutela rsu
Segreteria: c/o A.C.I.O. Via Trieste, 22 – Capo d’Orlando (Me)
Al Sig. COMMISSARIO STRAORDINARIO del Comune di Capo d’Orlando
Capo d’Orlando li 28-04-2006
OGGETTO: proposte per l’assemblea dei soci dell’ATO ME1 del 28/4/2006.-
Il sottoscritto Sansiverino Salvatore, nella qualità di coordinatore del “Comitato Tutela R.S.U.” di Capo d’Orlando, FACENDO seguito alla precorsa corrispondenza ed alle proposte in tema di gestione del servizio rifiuti da parte dell’ATO ME1, che ad ogni buon fine vengono comunque richiamate e ribadite in attesa di una organica rivisitazione della materia sin in ambito locale (ATO Me1), che a livello regionale e della nuova normativa nazionale in tema di legislazione sull’ambiente, FA PRESENTE che a seguito della progressiva attuazione nel territorio comunale di Capo d’Orlando del servizio di raccolta differenzia “porta a porta” nelle ultime settimane, sia il centro che il lungomare Andrea Doria nonché altre vie principali, quali ad esempio la via Trazzera Marina, sono state interessate dalla quasi totale eliminazione dei tradizionali cassonetti stradali per la raccolta indifferenziata.- Tale ultimo intervento, eliminazione dei cassonetti, ha notevolmente aumentato i disagi, già manifestatisi sin dall’inizio degli interventi di attuazione del servizio porta a porta, sia alle utenze domestiche che a maggior ragione a quelle non domestiche (soprattutto bar, ristoranti, pizzerie etc.) in quanto: • Il servizio di raccolta dell’organico a tutt’oggi - probabilmente in maniera diversa dai patti contrattuali, per quanto a conoscenza di questo COMITATO dei relativi atti, secondo i quali è stata prevista la raccolta giornaliera - viene espletato soltanto tre giorni a settimana (lunedì, mercoledì e venerdì), il che comporta che l’organico debba essere tenuto nelle abitazioni per uno o due giorni soprattutto nel fine settimana; • Il servizio è stato iniziato senza acquisire i necessari elementi per renderlo efficace e concretamente attuabile nella realtà di una cittadina turistica qual’è Capo d’Orlando e precisamente tra l’altro: 1) Per le utenze domestiche, in particolare nelle abitazioni plurifamiliari, appare assolutamente irrazionale e poco pratico, che siano stati forniti alle famiglie dei bidoncini mono-utente di raccolta dell’organico, tra l’altro di limitata capacità, che comportano, soprattutto nei condomini più grossi, l’esposizione di giorno, sui relativi marciapiedi, di decine di sacchetti o bidoncini, creando sicuramente situazioni poco decorose e di seria rilevanza igienica; si precisa comunque che negli atti contrattuali, per quanto a conoscenza di questo COMITATO, risulta previsto che nelle abitazioni, con più di due famiglie, avrebbero dovuto essere forniti dei contenitori condominiali di adeguata capacità; 2) Per le utenze non domestiche - in particolare bar, pizzerie, ristoranti - i contenitori consegnati per la raccolta sono risultati assolutamente inadeguati, sia come numero che come capacità, alla produzione giornaliera dei relativi rifiuti; 3) Sarebbe stato opportuno, al fine di creare il necessario consenso tra le utenze, di prevedere un opportuno e maggiore periodo transitorio, in cui condividere il sistema di raccolta tradizionale con il sistema di raccolta differenziata porta a porta; 4) In ogni caso occorreva per tempo informare le utenze sui vantaggi e benefici conseguenti all’attuazione il servizio di raccolta differenziata “porta a porta”; di contro, ciò che sicuramente hanno avvertito i cittadini è stato invece l’imposizione di un servizio, il dovere subire i disagi di un servizio dimostratosi inefficiente e soprattutto il doverlo pagare a costi elevati ed insostenibile ed in ogni caso la beffa della mancanza degli impianti vari di trattamento, sia di competenza dell’ATO che di competenza regionale (impianto di termovalorizzazione, di compostaggio, di trasferenza, CCR (centri comunali di raccolta tra cui quello di Capo d’Orlando dei quali, per quanto a conoscenza, non si hanno più notizie).- Per quanto sopra, questo Comitato, al fine di dare il proprio contributo a migliorare ed a ricondurre in maniera più efficace ed economica il servizio di gestione dei rifiuti, in considerazione dei ritardi accumulati dal CDA dell’ATO Me1 per quanto riguarda taluni adempimenti delle assemblee dei soci del 6 dicembre 2005 e del 21 febbraio 2006 ed in particolare per la predisposizione del P.F. consuntivo del 2005 e del P.F. preventivo 2006, PROPONE alla S.S. quanto segue: Relativamente all’anno 2005: • Proroga della scadenza del termine, fissato dall’ultima assemblea dei soci del 21 febbraio, per il pagamento del primo acconto 2005, senza applicazione di sanzioni ed interessi, soprattutto in considerazione della mancata presentazione ai Comuni, per la relativa approvazione, dei piani finanziari consuntivi da parte del CDA dell’ATO Me1; • In considerazione che i servizi effettivamente resi nell’anno 2005, sono stati sostanzialmente uguali a quelli posti in essere nella gestione diretta da parte dei vari Comuni nell’anno 2004, fissare il tetto dei P.F. consuntivi nella misura massima dei costi complessivi sostenuti dai Comuni in regime TARSU nell’anno 2004, previa, comunque, certificazione dei servizi effettivamente resi da parte dei responsabili della Società ATO ME1 nonché da parte dei responsabili di settore dei singoli Comuni; • Pagamento del saldo 2005 dopo la rivisitazione e/o modifica del regolamento di applicazione della TIA e dopo l’aggiornamento delle banche dati delle utenze.- Relativamente all’anno 2006: • Gestione diretta da parte dei Comuni del servizio di spazzamento e dei servizi di igiene ambientale, in considerazione degli elevati costi, circa 60 € ad abitante, previsti dall’ATO Me1; • Ricollocazione dei normali cassonetti stradali per la raccolta indifferenziata, al fine di creare il necessario consenso tra le utenze ed evitare i disagi che ai più sicuramente appaiano incomprensibili, fino a che tutto il sistema di gestione integrata prevista dal Decreto Ronchi non andrà a regime; • Raccolta differenziata porta a porta: In considerazione che fino ad oggi non si sono avuti benefici, soprattutto con la raccolta dell’organico, sia a livello ambientale a causa della mancanza dei vari impianti previsti del Piano Regionale dei Rifiuti e nel Piano d’Ambito, che a livello economico a causa degli elevati costi previsti per la relativa raccolta, circa 100 € ad abitante, si propone nelle more: a) la sospensione del servizio di raccolta differenziata porta a porta fino a che non saranno realizzati tutti gli impianti necessari e previa in ogni caso rinegoziazione dei relativi costi; b) ritorno alla raccolta con i normali cassonetti e con le isole ecologiche.-
Il Coordinatore del “ComitATO …..tutela rsu” Ing. Salvatore Sansiverino)
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