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Gazzetta del Sud - venerdì 5 maggio 2006 at 08:49
L'Upea centra l'impresa dell'anno Senza l'infortunato Carter, l'Orlandina sbanca il parquet dell'ambizioso Napoli e si avvicina alla salvezza
Esposito e Nnamaka decisivi nel finale.

È a Napoli che, probabilmente, Capo d'Orlando trova i punti per garantirsi una più che meritata salvezza. Grandissima, nella forma e nella sostanza, la prestazione offerta dai giocatori di Giovanni Perdichizzi su un parquet dove solo Milano e Siena erano riuscite in precedenza ad uscire vincitrici.
Si parte subito su ritmi altissimi. Addirittura sfacciato l'avvio di Capo d'Orlando che in poche battute è già avanti per 7-0. La Carpisa dimostra di voler entrare nel match con un canestro di Cittadini, poi è Greer ad accorciare le distanze. Da un paio di anticipi del giovane Fevola, i padroni di casa trovano risorse che impediscono all'Upea di guadagnare morale. Proprio un tripla di Fevola, che in precedenza s'era preso il lusso di commettere fallo su un mostro sacro come Esposito, porta per la prima volta avanti il quintetto di Bucchi (20-18). In altre occasioni sarebbe stata l'autentica rampa di lancio per una Carpisa formato casalingo. Stavolta però, proprio come temeva il coach dei partenopei, la partita si rivela molto più impegnativa di quanto non indichi la differenza di punti che separava le due squadre in classifica.
Capo d'Orlando lotta, impedendo puntualmente a Greer e compagni di rifiatare dopo un'azione d'attacco. Tutti gli uomini chiamati sul parquet da Perdichizzi portano il loro bravo mattoncino, ma a distinguersi sul gruppo, almeno inzialmente, c'è sicuramente Vassil Evtimov. 18 punti, con 28 di valutazione, per il centro con passaporto francese nel primo tempo. Diciotto punti che aiutano i siciliani a restare saldamente in gara anche quando Napoli riesce a portarsi sul + 9 (43-34 al 14'), uno svantaggio che gli ospiti riducono con i canestri di Esposito ed, appunto, Evtimov. Si va al riposo su un incredibile 56-54 che lascia pensare ad un calo di ritmo nella ripresa. Niente di più sbagliato. Intensa come prima, la partita infiamma la gente del Palabarbuto e lo sparuto gruppetto di fedelissimi biancazzurri che occupano uno spicchio del palazzetto partenopeo. Più spavalda che mai, l'Upea passa nuovamente in vantaggio al 23' (60-62), segnalando fra i protagonisti del match anche Praskevicius e Janicenoks. Sono loro a dare nuova linfa al quintetto di Perdichizzi che riesce a guadagnare 8 punti di vantaggio (75-83) in avvio della quarta frazione nonostante il forzato ritorno in panchina di Evtimov gravato di 4 falli dopo 28' di battaglia. Napoli è in chiara difficoltà ma ha il merito di non mollare riuscendo a tirar fuori un break di 7-0 al 33'(82-83). La partita si trasforma in un match fra pugili sull'orlo del ko. Alla reazione della Carpisa, Capo d'Orlando risponde con due triple consecutive di Janicenoks e Perry (82-89). Al 35' ospiti avanti per 85-91, poi 93-97 (38') in un finale dal clima rovente. A -1'31" dalla sirena Capo d'Orlando si ritrova a gestire un vantaggio di 4 punti (93-97). Napoli cattura un rimbalzo con grinta feroce ma sbaglia il contropiede che segue. Esposito fa 1/2 dalla lunetta poi Morandais ed Evtimov vengono quasi alle mani. A 58" dalla fine i siciliani sono ancora avanti di 4 (95-99), un margine che riusciranno a gestire in un palazzetto che, purtroppo, si lascia andare ad alcune intemperanze per l'antisportivo fischiato a Cittadini a 27" dalla chiusura.

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