Improvvisamente sono comparse le strisce blu Commercianti e residenti di via Veneto. Tutti protestano.
Commercianti e residenti della parte finale della via Vittorio Veneto di Capo d'Orlando in subbuglio per l'istituzione dei parcheggi a pagamento davanti i loro negozi e le loro abitazioni. Da quando le strisce blu erano state istituzionalizzate nella città paladina, l'aver reso franca la zona che va dalla via Roma alla fine della via Veneto, sembrava ai più una scelta funzionale, dettata dal reperimento di zone libere per la sosta. Ma evidentemente non era così; era stata solo un dimenticanza (supponiamo). Se ne sono accorti a loro spese gli automobilisti che da un giorno all'altro hanno dovuto fare i conti con le strisce blu in questa zona ritenuta sino ad ieri esentata. Di notte gli operai della società che ha in gestione il servizio di controllo e riscossione delle aree a pagamento hanno tamponato la dimenticanza ed ecco che il capitolato allegato al contratto che lega la stessa società al Comune sino al 31 dicembre di quest'anno ha avuto corso integralmente. Nel documento le aree destinate al servizio dei parcheggi a pagamento sono state individuate nelle seguenti strade: via Piave, tratto compreso tra la via Mancini e la via Colombo; via Vittorio Veneto, tratto compreso tra la via Pirandello e la via Libertà; via XXVII settembre tratto compreso tra la via Messina e la via Doria; via Roma, tratto compreso tra la via Messina e la via Tripoli; via Umberto, tratto compreso tra la via Messina e la via Amendola e tra la via Piave e la via Veneto; via Colombo, tratto compreso tra la via Amendola e la via Veneto; via Messina tratto compreso tra la via Lo Sardo e la via XXVII settembre; via Crispi, tratto compreso tra la via Messina e piazza Stazione; Piazza Stazione. E a proposito di sistema viario della città c'è da registrare anche un'altra protesta, quella relativa agli autisti dei bus che lanciano anche una proposta che a loro dire, oltre ad alleviare il traffico, darebbe maggiore servizi agli utenti oltre che sicurezza. Gli autisti contestano la zona dedicata alla sosta dei loro mezzi in Piazza Trifilò che, causa del sistema di sensi unici, li obbliga a circumnavigare due volte il centro urbano, per raggiungere prima piazza stazione, luogo ufficiale di partenza dei pullman e dopo, per uscire dalla città. È evidente l'appesantimento del traffico con ben venti bus che passano e ripassano nelle ore di maggior traffico e cioè all'uscita delle scuole o degli uffici. La proposta lanciata dagli autisti sarebbe quella di utilizzare, come area di sosta , il parcheggio dell'ex scalo ferroviario, adiacente la piazza stazione. Con questa scelta, a detta degli autisti ma anche dei passeggeri, si avrebbe un vero terminal per bus. I pullman, così non dovrebbero circumnavigare due volte il centro urbano ma al contrario percorrerebbero per uscire da Capo d'Orlando solo poche centinaia di metri. Ma sia nell'uno che nell'altro caso, la collaborazione degli automobilisti è sempre al centro della funzionalità del sistema, poiché le soste selvagge ne rappresentano , senza eccezione alcuna, il tallone d'Achille.
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