CALCIO. Orlandina, Galati rilancia la sfida Il presidente si dichiara soddisfatto della stagione e punta a rafforzare la rosa con nuovi elementi e con l'integrazione dei giovani. Sul mercato carta bianca a Bongiovanni
Niente crisi del settimo anno. Pippo Galati, imprenditore nel settore alberghiero, consigliere comunale nelle due ultime legislature, dal 1998 vice-presidente, dall'estate 2000 è il presidente dell'Orlandina. Come avviene nel calcio, tra gioie ed amarezze, il suo progetto di uomo "testardo", che sa il fatto suo, continuerà anche nella prossima stagione con la speranza di rilanciare, nel "gotha" del calcio dilettantistico, il glorioso vessillo biancazzurro. – Presidente, qual è il suo punto di vista su questa stagione appena archiviata? «Sono molto soddisfatto sia per la prima squadra e, qualcosina in più, per il settore giovanile. In Eccellenza eravamo partiti quantomeno per disputare i play-off. Però alla fine ci siamo salvati anche perchè abbiamo subito tanti infortuni, uno per tutti Cannistraci fuori quattro mesi. Purtroppo strada facendo qualcuno non ha reso come doveva ma ci riteniamo lo stesso soddisfatti del risultato acquisito sul campo. Per il settore giovanile la società ha puntato su un gruppo di giovani e un tecnico valido che già conosceva questi ragazzi ed i risultati si sono visti, sia a livello Allievi che Juniores. Peccato che siamo usciti con i calci di rigore». Il riferimento è alla gara di ritorno dei quarti di finale della fase nazionale juniores con i neo-campioni regionali dell'Orlandina eliminati ai rigori dall'Internapoli dopo avere pareggiato i conti, con il 2-0, al "Merendino" nel match di ritorno. – Nella prossima stagione lei darà piena fiducia all'allenatore Salvatore Bongiovanni? «Già lo scorso anno quando concludemmo l'accordo parlammo di un programma triennale. Poi le sorprese ci possono sempre essere ma Bongiovanni resterà con noi, sia per la prima squadra che per il settore giovanile. Speriamo di poter costruire una squadra maggiore più competitiva e con l'integrazione dei nostri giovani». – Cosa bisogna fare per riportare il grande pubblico al "Merendino"? «A mio avviso solo fare i risultati, attrezzare una ottima squadra e puntare a vincere. Qui si può fare ma, peccato che questa società, nella mia persona, non goda di tanta simpatia nell'ambito calcistico e non ne capisco il motivo. Ma vado avanti, mi diverto, sono tutto sommato contento perchè abbiamo sempre vinto qualcosa malgrado qualche retrocessione. Una Coppa Italia regionale, una nazionale con promozione in serie D, il titolo regionale juniores poche settimane fa, due Coppe Disciplina che valgono per il messaggio che la società ha saputo trasmettere ai ragazzi. Il prossimo anno calmeremo qualche eccesso di nervosismo che ha penalizzato il nostro avvio di torneo». – Sul mercato "carta bianca" a Bongiovanni? «Sì. La società è vigile e presente, insieme faremo buone cose perchè ritengo che una sola persona debba essere il responsabile unico di queste cose. Speriamo di riportare il pubblico al campo ma il calo dell'affluenza dipende soprattutto dalle partite che mandano su Sky. Il calcio è stato abbandonato dai contributi regionali, provinciali e comunali. Ho fatto tutto da solo, con l'aiuto degli amici sponsor. E speriamo di costruire una squadra che possa dare credibilità al nostro calcio, che è uno spettacolo vero e non certamente quello truccato» |