Verso le Amministrative: i programmi dei candidati a sindaco Sindoni: ripartire dopo tre anni di stallo La campagna elettorale? Buona, se avessi ricevuto qualche insulto in meno...
È la volta di Enzo Sindoni, ex sindaco della cittadina paladina dal 1994 al 2003 e candidato alla poltrona più alta della città nella competizione elettorale di domenica e lunedì prossimo, a rispondere alle nostre domande. Sindoni, 43 anni, imprenditore nel campo dell'agrumicoltura e dell'emittenza televisiva, è appoggiato da tre civiche: Lista Orlandina, Movimento per Capo d'Orlando e Città futura. – Quali le priorità della città? «Cento provvedimenti in dieci giorni». – Di chi la responsabilità del mancato completamento del porto? «Le "responsabilità" del sottoscritto e della sua Amministrazione sono state aver dato l'incarico della progettazione esecutiva del Porto, grazie alla volontà lungimirante del Consiglio comunale del tempo che assunse l'onere finanziario, e averne seguito l'iter di approvazione sino all'ottenimento della Valutazione di impatto ambientale avvenuta nel marzo 2003. I passi successivi (cambio di denominazione del porto da peschereccio a turistico, Prg portuale), a giudizio non nostro ma dei tecnici, potevano essere accelerati con una conferenza dei servizi successiva alla Via, che avrebbe consentito la cantierabilità del porto già nell'ultimo scorcio del 2003». – Come giudica l'attuale macchina operativa e burocratica del Comune orlandino: ci sono correzioni da fare? «Non credo che negli ultimi due anni e mezzo i burocrati e gli impiegati comunali fossero diversi da quelli da noi lasciati nel giugno 2003. Eppure, a parere dei cittadini i risultati sono stati diversi». – Come giudica la situazione finanziaria del Comune? «Non ho elementi certi sull'attuale situazione. In passato, grazie ai controlli e ai recuperi esercitati, abbiamo sempre assicurato la copertura degli oneri finanziari assunti nei confronti sia del personale che dei fornitori. Debiti fuori bilancio riconducibili alla nostra Amministrazione del 2003? Zero». – Cosa pensa dell'occupazione degli spazi pubblici con gazebo ed armamentari vari? «Ritireremo tutte le autorizzazioni in scadenza e le rinnoveremo solo ad alcune condizioni, quali l'omogeneizzazione degli arredi e la destinazione del 10% dell'area concessa a verde decorativo». – Come ottimizzerebbe l'isola pedonale dopo la riqualificazione in corso? «Con servizi e vigilanza maggiori a tutela dei pedoni, coi vincoli d'arredo e col recupero di aree adiacenti da destinare ai giochi di bambini e non soltanto». – Ci parli del suo programma circa il piano spiagge. «Spiaggia attrezzata non equivale a spiaggia privata, così come spiaggia libera non necessariamente significa sempre fruibile dai bagnanti senza alcun pericolo. Sicurezza durante la balneazione e servizi adeguati sono state e saranno le nostre direttrici». – Ato rifiuti: come risolverebbe il problema? «Per quanto riguarda i rifiuti, l'impegno è rinegoziare i Patti e le condizioni del servizio, garantendo ai cittadini tariffe eque e servizi efficienti pari a quelli fino al 2003. Allo scopo ridurremo le indennità di sindaco, assessori e consiglieri. – Ato acque? «Non ci faremo scippare di un servizio che oggi garantisce efficienza ed economicità ai cittadini e circa 400 mila euro di utili per le casse comunali». – Il suo programma sulla vivibilità della città con riferimento a emergenza vandali, quiete pubblica e pulizia dell'isola pedonale? «Recupero della qualità della vita urbana (eravamo indicati dagli altri tra i primi fino al 2003 nel territorio non solo dei Nebrodi), prolungamento della pista ciclabile, aggiornamento e adeguamento del piano viario urbano col pieno utilizzo delle aree parcheggio esistenti e l'individuazione e realizzazione di nuove aree e servizi, anche a cura dei privati». – Cosa condivide e cosa non condivide dei programmi elettorali degli altri candidati? «Di programmi, purtroppo, ho sentito parlare poco ed in maniera generica. Per questo ho curato che il nostro programma fosse noto a tutti, effettuando una trentina di interventi pubblici in ogni angolo di Capo d'Orlando». – È una campagna elettorale corretta, secondo lei, quella che si sta svolgendo? «L'atmosfera è complessivamente buona, il confronto anche quando è esasperato è comunque un elemento positivo. Avessi ricevuto qualche insulto in meno, l'avrei definita perfetta, ma è senz'altro una buona campagna elettorale. Anche perché credo proprio che vinceremo noi».
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