Verso le Amministrative: i programmi dei candidati a sindaco Mangano: lavoro e tutela sociale «Tornare alla gestione diretta dei servizi, l'affaire Ato puzza di bruciato...»
Dopo Giuseppe Sapone ed Enzo Sindoni tocca oggi a Walter Mangano, terzo candidato sindaco a Capo d'Orlando, rispondere alle nostre domande. Mangano, 51 anni, spostato, una figlia, è un noto avvocato cassazionista e giornalista pubblicista con una lunga carriera politica. Tre le liste che lo appoggiano, tutte ispirate al centrodestra: Mip-Libera Alleanza , An e FI. – Quali le priorità della città? «Certamente l'occupazione e la tutela delle fasce più deboli. Capo d'Orlando attraversa una grave crisi economica, con tante famiglie monoreddito fisso che vivono sotto la soglia di povertà. La rinascita economica passa da una politica turistica da attuare innanzitutto con la tutela delle spiagge, il completamento del porto e l'incentivazione degli insediamenti alberghieri nel rigoroso rispetto del paesaggio». – Di chi la responsabilità del mancato completamento del porto? «Durante i due mandati consecutivi da sindaco di Sindoni, dal 1994 al 2003, praticamente senza opposizione, non si è riusciti a risolvere il problema: l'opera non è andata avanti nemmeno di un metro». – Come giudica l'attuale macchina operativa e burocratica del Comune orlandino? «Le risorse umane, personale interno e precari che andremo a stabilizzare consentono una efficace gestione delle strutture operative cui assegnare nuovi servizi (riscossione tributi, parcheggi a pagamento), affidati attualmente a società esterne, con evidente risparmio per l'Ente pubblico che così incrementerebbe le sue entrate». – Come giudica la situazione finanziaria del Comune? «Disastrosa, per sperperi e mancata riscossione di crediti risalenti alle gestioni passate. La nostra politica finanziaria è improntata alla tutela delle fasce più deboli. Infatti aboliremo l'Ici per la prima casa e non aumenteremo l'imposta per la seconda. Il minor gettito sarà compensato dalla costituzione di parte civile del Comune in tutti i processi penali per abusivismo edilizio speculativo e per reati ambientali, e per effetto del 5 per mille dell'Irpef che sarà destinato alle attività sociali dell'Ente». – Cosa ne pensa dell'occupazione degli spazi pubblici con gazebo ed armamentari vari? «Bisogna uscire immediatamente dal caos. Le autorizzazioni dovranno rispettare prescrizioni di ordine estetico ed organizzativo con soluzioni di decoro urbano atte a qualificare la città come turistica». – Come ottimizzerebbe l'isola pedonale dopo la riqualificazione in corso? «Lo spazio pubblico deve essere destinato all'incontro, alla socializzazione ed alla promozione culturale con adeguate essenziali attrezzature di arredo. Sarà promosso anche un intervento relativo al colore dei manufatti edilizi esistenti». – Ci parli del suo programma circa il piano spiagge. «Andremo a contemperare le diverse esigenze dell'iniziativa privata per la realizzazione di lidi che migliorano l'"offerta balneare" con il sacrosanto diritto di chi vuole fruire della libera spiaggia negli angoli più suggestivi della costa». – Ato rifiuti: come risolverebbe il problema? «Rivedendo drasticamente le tariffe. Prevedere un costo rifiuti pro capite di 230 euro è una truffa. L' "affaire Ato" puzza di bruciato...». – Il suo programma sulla vivibilità della città con riferimento alla emergenza vandali, quiete pubblica (musica di notte nei locali e nei lidi) e pulizia isola pedonale. «Una città turistica deve privilegiare la qualità della vita. Conseguentemente non ci sarà indulgenza verso i vandali, lotteremo contro il disturbo alla quiete pubblica e ci sforzeremo di educare i cittadini a tenere pulita non solo l'isola pedonale». – Traffico, Strada statale 113 in estate nei pressi dello svincolo Rocca e Tavola Grande: il suo pensiero sulla soluzione della problematica. «Istituzione di sensi unici e nuovi adeguati collegamenti viari mare-monte fra la Trazzera Marina e la Ss 113, che dovrebbe fungere da circonvallazione». – Cosa condivide e cosa non condivide dei programmi elettorali degli altri candidati? «Si tratta di programmi deludenti, perché si esauriscono in lapidarie enunciazioni buttate giù a caso. Non si amministra con gli slogan». – È una campagna elettorale corretta, secondo Lei, quella che sta svolgendo? «Sicuramente sì, anche se dai toni accesi».
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