SUCCESSI D’ESTATE
Serie in 10 puntate scritta e condotta da Mimmo Mollica Cura e regia di Claudio Licoccia
La nostra storia nei "tormentoni" dell'estate 1^ puntata sabato 17 giugno ore 20,35
Andrà in onda oggi alle 20,35 su Radio2 Rai la prima puntata di “Successi d’estate”, la nuova serie radiofonica scritta e condotta da Mimmo Mollica, che quest’anno prende spunto dai ‘tormentoni’ estivi della musica leggera, le colonne sonore delle nostre vacanze. “I tormentoni - precisa Mimmo Mollica - vogliono essere solo un modo piacevole per richiamare alla memoria avvenimenti, novità, curiosità, mode e fatti “successi d’estate”, negli ultimi due decenni. Dai cambiamenti epocali alle grandi scoperte, dalle nuove tecnologie ai fatti di costume:dal night alla discoteca, dal bikini al perizoma, dall’SOS all’SMS…”.
La puntata è particolarmente dedicata agi primi anni '90, dal diffondersi del computer all’invasione del Kuwait da parte dell’Iraq, che mette le basi per la Guerra del Golfo. La riunificazione della Germania e la Jugoslavia che si divide in piccoli stati, mentre si aprono le frontiere dell’Albania. Gorbaciov riceve il premio Nobel per la pace e viene scoperto il buco nell’ozono. Entrano in crisi le ideologie, mentre avanza a grandi passi la tecnologia e soprattutto la nuova cultura techno. Al reale si affianca il mondo virtuale dei computer; arriva l’epoca delle top model: Carla Bruni, Cindy Crawford, Naomi Campbell, Claudia Shiffer.
L'11 giugno 2002, il Congresso degli Stati Uniti riconosce, storicamente, all’italiano Antonio Meucci la paternità del telefono. Negli Stati Uniti e in Canada, però, Alexander Graham Bell era stato considerato il vero inventore del telefono. Fino ad allora negli Stati Uniti e in Canada, Alexander Graham Bell era stato considerato il vero inventore del telefono. Si è certi che un figlio di Antonio Meucci sia vissuto da “clochard” a Tindari (Messina) per molto tempo, fino all’inizio degli anni ’70.
“Tormentone” è un sostantivo accrescitivo di tormento, che in realtà è fu uno strumento di tortura. “Di tormenti bellici ha munite le rocche sue, questa novella…, scriveva Torquato Tasso.
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