Scavolini a caccia agli Usa per l’asse play-pivot. Piacciono l’ex Roseto Capel e i registi McIntyre (Reggio Emilia) e Perry (Capo d’Orlando)
Il presidente Stefano Vellucci è tornato ieri in città, dopo l’esperienza americana a Miami assieme a Myers e al primogenito di Calrton, letteralmente “impazzito” di fronte ai campionissimi Nba. Prima di gara-4 ha “il Molleggiato” ha impegnato nientemeno che Bob McAdoo, per cercare di ottenere una visita in spogliatoio per il piccolo Joel. La Scavolini-Spar appare ancora abbastanza indietro per quel che riguarda movimenti “reali” di mercato, rispetto a qualche altro club – anche di Legadue – che si è già messo in moto. L’impressione è che la società pesarese intenda operare con meticolosità, scandagliando tutte le ipotesi, per essere sicura di non sbagliare. Uno dei nomi più reali e interessanti è quello dell’ex rosetano Capel, un lungo che piace molto al coach, il quale ha parlato col procuratore del giocatore all’Euro Camp di Treviso. L’ala ha molte offerte da club di A e l’intenzione sarebbe quella di mandarlo in una squadra di seconda fascia per poi tentare il salto in Eurolega tra due anni. «La Legadue non la prenderemmo nemmeno in considerazione se non si trattasse di Pesaro – dichiara l’agente di Capel – Per ora abbiamo solo chiacchierato, ma rifletteremo sull’opportunità, che non escludo». I due americani saranno gli ingaggi “forti”, e per quel che riguarda il play-maker si sta di certo guardando cosa offre la Serie A. Per convincere McIntyre (a Reggio attendono una sua risposta entro la fine della settimana, ma lo vuole mezza Italia) servirebbe un bel gruzzolo oltre che un contratto di almeno due anni. Nessun big accetterebbe di scendere di categoria soltanto per una stagione e anche Fajardo – che è libero – lo farebbe soltanto con la garanzia di risalire al più presto. A favore di un passaggio in Legadue dell’ex Milano gioca il fatto di essere in attesa del passaporto italiano. Fajardo è sposato con una ragazza del belpaese e nella seconda serie occuperebbe una casella da italiano “acquisito”, e non da comunitario. Un altro nome che in passato piaceva a Calvani, che voleva portare con sé a Montecatini, Chris Booker, un quattro/cinque con buon tiro da fuori già visto alla Benetton Treviso. Per Melvin e Hicks, per ora, da Pesaro non sono partite richieste. Tornando ai registi, sempre dalla Serie A uno da seguire è Marque Perry, che quest’anno ha vestito la casacca di Capo d’Orlando ed è stato cercato – tra le altre – proprio da Reggio Emilia. C’è poi Mathis, che ha fatto bene con Novara. Di sicuro la Scavolini-Spar non ha fretta di chiudere ora, e per la posizione di numero uno cerca prima di tutto un uomo esperto e sicuro, che si combini bene con Myers. Bonora andrà a Rieti, Rombaldoni non resterà a Bologna, nonostante il contratto. Per quel che riguarda la categoria frequentata dai pesaresi, i pezzi più interessanti si stanno accasando: Gizzi ha firmato in B d’Eccellenza con Pistoia, Basei andrà a Ferrara e Pierich ha richieste in Serie A. In tema-lunghi la Scavo-Spar sta decidendo se cercare uno straniero in posizione di ala grande o in quella di ala piccola. Oltre a Fajardo, i “non americani” da tener d’occhio sono i partenti Righetti e Sekunda. Tyrone Grant potrebbe fare al caso ma non è stato chiesto, Jaacks è inarrivabile. Williams era stato chiesto, ma lo vuole tutta Europa ed è difficile che Vellucci &co. intendano mettersi in un’asta del genere. Per il momento dunque si resta in stand-by, anche perché molti attendono il draft e la fine della Summer League di Treviso.
|
