L'Italia ha vinto il titolo mondiale. In finale ha battuto la Francia 6-4 dopo i rigori. Decide Fabio Grosso. Errore dei transalpini di Trezeguet che spedisce il penalty sulla traversa. Per l'Italia è la quarta vittoria a un Mondiale dopo quelle nel '34, nel '38 e nel 1982. Per gli azzurri hanno segnato tutti e cinque i rigoristi: Pirlo, Materazzi, De Rossi, del Piero e poi sigillo finale di Grosso.
I 120' si erano chiusi sull'1-1. La Francia e' passata in vantaggio al 6' pt con un calcio di rigore trasformato da Zidane e concesso per un fallo di Materazzi su Malouda. Il tiro del francese e' rimbalzato sulla traversa ed e' entrato in rete. L'Italia ha pareggiato al 19' con un colpo di testa di Materazzi su angolo di Pirlo.
Doppia sostituzione al 16' del secondo tempo: sono usciti Francesco Totti e Simone Perrotta; al loro posto il ct ha mandato in campo Iaquinta e De Rossi, rientrato dopo la lunga squalifica per la gomitata nella gara con gli Usa. Al 41' della ripresa Alessandro Del Piero dentro al posto di Camoranesi.
Si chiude in avvio del secondo tempo supplementare la finale mondiale di Thierry Henry. Al 1' sts il francese e' uscito e al suo posto in campo per gli ultimi spiccioli della gara tra Italia e Francia, Wiltord. Espulsione diretta per Zinedine Zidane al 4' del secondo tempo supplementare di Italia-Francia. Il francese ha dato una testata al petto di Materazzi.
LA FIFA NOMINA BUFFON MIGLIOR PORTIERE DEL MONDIALE Gianluigi Buffon è stato nominato dalla Fifa miglior portiere del Mondiale 2006. In sette partite il numero 1 azzurro ha concesso agli avversari solo due gol: il primo agli Stati Uniti (1-1) su una autorete di Zaccardo, il secondo alla Francia con il rigore trasformato da Zidane. Tra queste due reti Buffon ha conservato la sua imbattibilità per quasi 500 minuti.
CORO DEGLI AZZURRI A LIPPI, NON CI LASCIARE La nazionale italiana campione del mondo è rientrata a Duisburg con un volo charter. Sull'aereo gli azzurri hanno intonato un coro rivolto al Lippi, "non ci lasciare, Marcello non ci lasciare".
FUTURO LIPPI, A GIORNI CONTATTO CON ROSSI "Ci sentiamo". Guido Rossi non molla l'idea di provare a convincere Marcello Lippi a restare alla guida della Nazionale. Ma l'impresa appare sempre molto difficile. Il Ct azzurro anche in conferenza stampa, dopo la conquista della Coppa del Mondo, ha evitato qualsiasi riferimento all'argomento. "Oggi è un giorno di festa, parliamo di questo". Più o meno il messaggio che lui e il commissario straordinario della Figc si sono scambiati nel caos della festa del dopo partita. Domani è previsto il rientro dell'Italia con un charter a Roma. Lippi si prenderà 48 ore di relax, prima della telefonata decisiva con Rossi. In ogni caso l'intenzione di Lippi al momento sarebbe la stessa dei giorni scorsi: lasciare da vincitore, prendendosi un anno di riposo.
IL TABELLINO Italia-Francia 6-4 dopo i calci di rigore (1-1, 1-1, 1-1, 1-1) nella finale dei Mondiali di Germania 2006.
ITALIA (4-4-1-1): Buffon 8, Zambrotta 6, Cannavaro 8, Materazzi 8, Grosso 8, Camoranesi 6.5 (41' st Del Piero 6), Pirlo 6.5, Gattuso 6.5, Perrotta 5 (15' st De Rossi 5.5), Totti 5 (15' st Iaquinta 6), Toni 6.5. (12 Peruzzi, 2 Zaccardo, 22 Oddo, 6 Barzagli, 17 Barone, 11 Gilardino, 18 Inzaghi, 14 Amelia). All.: Lippi 6.5.
FRANCIA (4-2-3-1): Barthez 6, Sagnol 6.5, Thuram 6.5, Gallas 6, Abidal 6.5, Vieira 5.5 (11' st Diarra 6), Makelele 6.5, Ribery 6 (10' pts Trezeguet 5), Zidane 4, Malouda 7.5, Henry 7 (2' sts Wiltord 5) (1 Landreau, 23 Coupet, 2 Boumsong, 13 Silvestre, 17 Givet, 21 Chimbonda, 8 Dhorasoo, 18 Diarra, 11 Wiltord, 14 Saha, 9 Govou). All.: Domenech 6.ù Arbitro: Elizondo (Argentina). Reti: nel pt 7' Zidane su rigore, 19' Materazzi. Recupero: 2' e 2'; 0 e 1'. Angoli: 7 a 5 per la Francia Note: Espulso Zidane al 5' sts per una testata a Materazzi, non vista dall'arbitro e segnalata dall'assistente Garcia. Ammoniti Zambrotta, Diarra e Sagnol per gioco falloso. Malouda per proteste. Spettatori 69.000 *** I GOL 7' pt: Henry fa sponda di testa su Malouda lanciato in area tra Cannavaro e Materazzi, che prova a togliere la gamba ma Elizondo giudica il contatto da rigore. Zidane dal dischetto calcia un cucchiaio, traversa e rimbalzo un metro oltre la linea che illude Buffon dell'errore. 19' pt: Camoranesi cede l'angolo a Pirlo, che lo batte teso e alto sul secondo palo: lassu' vola ancora una volta Materazzi, superando in elevazione Vieira per l'1-1. SEQUENZA RIGORI ITALIA - Pirlo - gol FRANCIA - Wiltord - gol ITALIA - Materazzi - gol FRANCIA - Trezeguet - traversa ITALIA - De Rossi - gol FRANCIA - Abigal - gol ITALIA - Del Piero - gol FRANCIA - Sagnol - gol ITALIA - Grosso - gol.
COLPO GROSSO AI RIGORI,CIELO BERLINO AZZURRO Il cielo sopra Berlino e' azzurro, nella notte magica che regala all'Italia il quarto titolo mondiale. Altro che grigio o peggio ancora bleu, all'Olympiastadion e' la squadra di Lippi a festeggiare 24 anni dopo Spagna '82, in una notte che sembra il trionfo del contrappasso. La Francia nemica di sempre sconfitta ai rigori, dopo che i supplementari erano finiti 1-1, e va bene: prima o poi doveva accadere. Zidane che segna un rigore in avvio di partita con un 'cucchiaio', ma in chiusura prende a testate un avversario e finisce fuori, espulso, lui che di testa aveva regalato al suo Paese il titolo nel 1998. Trezeguet, quello che segno' il golden gol contro l'Italia alla finale dell'europeo 2000, unico stavolta a sbagliare dal dischetto. Ma soprattutto il rigore decisivo affidato da Lippi al piede operaio di Fabio Grosso, uno che fino a qualche anno fa giocava in serie C. Non Totti, opaco e sostituito, ne' il capocannoniere del campionato, Toni. E neppure Del Piero, che si prende la sua responsabilita' e calcia un rigore, segnandolo come tutti gli azzurri chiamati al tiro, ma non l'ultimo. E' Grosso, con quella bella faccia mediterranea, il volto vincente di una sera che regala flash da soddisfare generazioni intere.
E' onesto dire che l'Italia si prende il mondiale dopo una partita sofferta e spesso subita, ed anche questo e' un contrappasso per una squadra che finora aveva subito davvero poco. Opposta ad una formazione enigmatica va in svantaggio subito, recupera grazie a Materazzi, un altro resuscitato del pallone (e' lui a fine mondiale vinto il capocannoniere azzurro, chi poteva immaginare una cosa del genere? Neanche la moglie, forse...), uno al quale avevano detto che non poteva fare il calciatore e che, arrivato ad una grande societa', e' stato sempre visto come un cattivo. Ed invece deve avere anche qualche parte di cuore tenero, visto che se ne e' andato solo soletto ad aspettare da una parte l'esito del rigore decisivo. Come avrebbero voluto fare tanti italiani, prima di esplodere di gioia.
Nessuna sorpresa era arrivata dall'immediato prepartita. Due squadre quasi speculari nel modulo (4-2-3-1), assolutamente diverse per spirito (corsaro quello italiano, sornione quello francese), si trovavano. La sorpresa pero' arrivava appena cominciato il gioco, e non era bella per gli azzurri. Alla prima vera azione, infatti, i francesi passavano: Malouda si involava sulla sinistra ed entrava in area tra Gattuso e Materazzi, l'interista allungava la gamba e l'esterno del Lione finiva a terra. Elizondo assegnava il rigore e sul dischetto andava Zidane, che sfoderava un inedito cucchiaio: la palla sbatteva sotto la traversa, rimbalzando ben oltre la linea. Gli azzurri andavano sotto choc per una decina di minuti e cominciavano a riprendersi ed a capire quanto fosse importante alzare il ritmo solo al quarto d'ora. Arrivava subito un'occasione su punizione dalla destra di Pirlo che Thuram sventava, lo schema pero' si rivelava vincente al 19' quando su angolo guadagnato con azione caparbia da Camoranesi, il milanista andava a calciare il corner: palla in area con Materazzi che svettava e metteva in rete di testa.
Il tema tattico cambiava: ora i francesi si trovavano nella necessita' di fare un po' di gioco, quanto all'Italia, non era quella palpitante delle gare precedenti,ma prendeva confidenza, sebbene Totti galleggiasse tra due settori, centrocampo ed attacco, senza esito, ed il ritmo fosse ancora troppo basso. Erano comunque gli azzurri ad andare piu' vicini al gol: prima su angolo di Pirlo e colpo di testa di Materazzi al 28' (palla respinta da un difensore vicino alla linea, ma il gioco era stato fermato). Poi al 37' ancora con un corner di Pirlo per il colpo di testa di Toni, con palla che sbatteva sulla traversa.
Nella ripresa al 4' Totti dava finalmente segni di vita e metteva in area un cross invitante, solo sfiorato da Cannavaro. Ancora uno slalom di Henry, sul quale sbrogliava Zambrotta, ed un tiraccio di Ribery alto: la Francia trascinata da Henry piu' che da Zidane cresceva chiaramente. All' 8' reclamava forse giustamente il rigore per un intervento in area di Zambrotta su Malouda, vera spina nel fianco sulla fascia destra azzurra. Al 10' un infortunio muscolare costringeva Vieira ad uscire: entrava Diarra. Lippi comunque provava a rimescolare le carte: al 16' toglieva dal campo Totti, in apnea, e Perrotta, inserendo Iaquinta e De Rossi. Subito Pirlo batteva una punizione dalla sinistra, colpo di testa di Toni e palla in rete ma l'arbitro annullava per un discutibile fuorigioco del fiorentino.
La partita restava in mano ai francesi, che arrivavano spesso dalle parti di Buffon. Un lampo azzurro lo regalava su punizione Pirlo al 32', palla a giro che finiva fuori di un lato a Barthez battuto. Eppure si alzavano al cielo le note della Marsigliese, perche' la Francia stava sempre nella meta' campo italiana. Altra scossa da parte di Lippi: entrava Del Piero per Camoranesi al 41', ma le cose non cambiavano. Si andava dunque ancora una volta ai supplementari. L'occasione della vita capitava, dopo scambio con Henry, a Ribery al 10': il suo destro finiva fuori.
Esattamente come lui, sostituito subito da Trezeguet. Ed al 113', su cross di Sagnol, Zidane di testa costringeva Buffon al volo risolutore. Nel secondo tempo supplementare Domenech sostituiva Henry e provava la carta Wiltord. Ma Zidane al 5' del secondo supplementare decideva di chiudere la carriera nella maniera peggiore: con una testata a Materazzi, che l'arbitro non vedeva ma il guardalinee si', cosi' Zizou si vedeva sventolare il 'rosso' sotto il naso mentre tra le due panchine volavano insulti. Niente piu' di significativo, moltissimo invece ai rigori con Grosso che scatenava la gioia di una nazione. Nella quale tutti ora sono legittimati a sentirsi un po' campioni del mondo: magari non e' vero, ma e' meraviglioso pensarlo.
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