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Basket, Serie A
- martedì 5 settembre 2006 at 07:41
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«La Nba dopo Capo d'Orlando» Il giovane playmaker francese Mokongo ha progetti ambiziosi.
«Sono venuto a Capo d'Orlando per fare bene e andare nella Nba, il mio sogno». Non usa mezze misure Mikael Mokongo, nuovo play dell'Orlandina, tra le possibili rivelazioni del prossimo campionato di serie A. Presentatosi puntuale all'adunata, il regista francese si è fermato solo un giorno a causa di un lieve stato influenzale nel ritiro di Montalbano Elicona e, nelle prime partitelle, sta mettendo in mostra le sue qualità: ottimo palleggio, rapidità, forza esplosiva nelle gambe e assist-man per la gioia di Wells che si esalta in uno dei suoi pezzi forti: la schiacciata. 20 anni da poco compiuti, 175 centimetri, nato a Bangui (Repubblica Centrafricana), Mokongo ha sempre militato a Chalon-Sur-Saone. Si affacciava in prima squadra già a 16 anni, disputando 22 partite tra Pro-A e Uleb Cup (con quasi 2 punti di media); nel 2003/04 entrava stabilmente nelle rotazioni, disputando 24 partite con 3 punti e 2,2 assist per partita. Nel 2004 Mokongo vede salire il suo minutaggio, facendo registrare 7 punti, 2,5 assist di media e un ottimo 42% da tre punti. Durante l'ultima stagione le sue cifre sono ancora cresciute: 7,5 punti e 3,3 assist. La società paladina gli ha fatto firmare un contratto triennale che prevede una clausola: si può liberare in caso di chiamata da una franchigia Nba. Durante gli Europei Under 20 ha segnato 17 punti di media. Ha inoltre partecipato all'Hoop Summit 2005, la partita tra i migliori giovani di Stati Uniti e Resto del Mondo mettendo in mostra grandi qualità di passatore e difensore (è arrivato terzo nella speciale graduatoria della Pro-A nel 2005). «Avevo altre offerte che potevo valutare - dice Mokongo - ma nessuno, come Capo d'Orlando, mi dava la possibilità di partire titolare e di giocare tanti minuti. E tra le squadre di un campionato importante come la serie A italiana, l'Orlandina è stata la società che mi ha fatto l'offerta tecnica più interessante». - Nel conrtatto hai un'uscita verso la Nba: non è troppo presto? «Quello è il mio sogno ed anche il mio traguardo. Capo d'Orlando è un posto tranquillo, ho visto tanto entusiasmo nel giorno del raduno, lavorerò al massimo per fare bene. Il mio obiettivo resta però quello di giocare assieme ai campioni Nba». - Quanto devi maturare ancora? «Arrivo in Italia anche per questo. Devo crescere, come giocatore e come uomo, per mettermi in luce». Mokongo ha anche un sito internet personale che è stato invaso dagli affettuosi messaggi dei tifosi biancazzurri: «È stato bellissimo, quando ho tempo li leggo tutti, questo dimostra l'affetto ed il calore che si respirano a Capo d'Orlando per questa squadra. Per ora - conclude il nuovo play dell'Orlandina - stiamo lavorando duramente, gli americani stanno arrivando e non ci sono partite ufficiali. Sono sicuro che i tifosi si divertiranno».
Gazzetta del Sud |
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