PORTO - Si cerca il partner privato Bandita la gara per il "promoter" che dovrà avviare la costruzione del porto. Termini aperti sino al 29 dicembre per presentare le proposte
Non perde tempo l'amministrazione comunale Sindoni e subito dopo l'inserimento del project financing per il completamento del porto di San Gregorio, nel piano triennale delle opere pubbliche 2006-2008 , ecco il relativo bando per la ricerca del promoter che dovrà avviare l'iter per la costruzione della infrastruttura, già dotata di progetto esecutivo, nonché per il reperimento dei fondi necessari sul mercato finanziario privato. I promoter che hanno tempo sino al 29 dicembre 2006 per presentare le loro proposte, potranno contare già un finanziamento regionale di 7.416.000 euro già deliberato dal Governo regionale ma il progetto esecutivo dovrà essere adeguato alle prescrizioni di cui alla conferenza dei servizi , tenutasi a Palermo presso l'Unità di pianificazione dei porti in Sicilia, il cinque aprile 2004. Fra le prescrizioni quelle del Genio civile-Opere marittime, dei vigili del fuoco e dei "Mari Fari" di Messina, nonché quella della Capitaneria di porto relativamente all'ampliamento della strada di accesso all'invaso. Se la strada del project financing sortirà l'effetto sperato da parte dell'amministrazione Sindoni, sarà costituita una società mista tra il Comune di Capo d'Orlando, che apporterà il sito e parte della infrastruttura già costruita nonché i sette milioni di euro del finanziamento già deliberato ed i privati indicati dal promoter (potrebbe anche rappresentarli), con il compito di completare l'opera. È previsto che in cambio della costruzione i privati gestiranno il porto per un numero di anni da stabilire e faranno parte del consiglio d'amministrazione. Dopo la pubblicazione del bando sul sito istituzionale del Comune , sarà la volta dell'inserimento sulle pagine internet di siti del Ministero e dell'Osservatorio dei lavori pubblici, dopo di che dovrebbero iniziare i contatti tra i promoter interessati e l'ufficio tecnico comunale nonché con il progettista dell'opera, l'ing. Maurizio De Santis, per le eventuali acquisizioni di notizie tecniche sull'opera. Ma basteranno i 14 milioni di euro previsti a suo tempo per completare il porto, anche alla luce delle prescrizioni cui assoggettare il progetto? Da questo, secondo molti, dipenderanno anche gli equilibri, tra pubblico e privato, nell'istituendo cda, che le convenzioni presentate dagli aspiranti promoter ipotizzeranno. In sintesi se il privato avesse bisogno di somme maggiori rispetto ai 7 milioni e mezzo di euro messi a disposizione dal comune paladino, si accontenterebbe di una quota minoritaria, al di sotto del 51% nella prevista società mista? Secondo il primo cittadino Enzo Sindoni, è esclusa la possibilità che siano i privati a decidere del destino del porto e sulla sua gestione; secondo i tecnici nel conto a favore della quota pubblica, cioè del Comune, c'è anche da contabilizzare il bene catastale e cioè il sito dove è allocato il porto. Se il privato dovesse comprare un'area dove far sorgere il porto, non dovrebbe pagarla fior di quattrini? È questa la tesi di molti che farebbe lievitare esponenzialmente i sette milioni e mezzo già disponibili come capitale da parte del Comune. Sulla vicenda del project financing da non dimenticare che cadde la passata amministrazione comunale guidata da Massimo Carrello. Secondo il primo cittadino Enzo Sindoni la differenza è che ora non si vuole imporre dall'alto una scelta, ma sarà la città (consiglio comunale) a decidere tramite il bando di gara.
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