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Orlandina e Viola iniziano a piacersi - lunedì 11 settembre 2006 at 08:29
Orlandina 81 Viola 74 - Utile amichevole a Montalbano: i paladini applaudono Tourè e Mokongo, i neroarancio scoprono un fenomenale Bunn.

Mokongo 14, Esposito 11, Tourè 10, Young 15, Wells 6, Francis 13, Fabi, Fevola 5, Rush 5, Pomenti ne, Rabaglietti 2, Bellanca ne. All.: Perdichizzi.
VIOLA: Saccà 6, Lestini, Gusic 6, Sy 15, Acquaviva 2, De Marco ne, Ruvolo 6, Bunn 30, Mortellaro, Julius 9. All.: Moretti.
ARBITRI: Mucella e Molonia di Messina.
NOTE: parziali 28-25, 49-45, 65-65.
MONTALBANO ELICONA – Proficuo test nell'angusta palestra di Montalbano davanti a 350 spettatori, tutti provenienti da Capo d'Orlando, tra Orlandina e Viola. Oltre il punteggio finale, relativo in questo periodo, i quattro parziali del match hanno detto che i reggini sono ancora un cantiere aperto con l'assenza di Tony Williams e dell'infortunato Modica ma che coach Moretti può lavorare su alcuni uomini chiave, uno dei quali è certamente il monumentale Joe Bunn che, seppur più basso di dieci centimetri rispetto a Francis, ha dimostrato di essere un castigo di Dio nell'area colorata; per l'Orlandina ci sono stati dei progressi, rispetto al primo scrimmage con Patti, con un Mokongo variabile impazzita quando innesta il turbo, il buon inserimento di Young che il coach Perdichizzi ha impiegato esclusivamente da guardia e mai da play, la crescita di Francis ed un Herve Tourè che, reduce dalle due settimane di preparazione svolte con il Barcellona di coach Ivanovic, produce punti e spettacolo.
Partenza a razzo della Viola che si presenta con Sy, Julius, Saccà, Gusic e Bunn (2-6) mentre Capo d'Orlando replica con Mokongo, Esposito, Young, Wells e Rush. Sei punti nel carniere dello scatenato Mokongo, Bunn fa il bello e il cattivo tempo sotto le plance in attacco ed è un "coast to coast" di Young concluso con appoggio a canestro che manda in visibilio i tifosi paladini. Si chiude sul 28-25 per l'Orlandina.
Tabellone azzerato e si riparte con un 5-0 Upea firmato da Fevola (tripla e tiro in sospensione dai quattro metri) lanciato da Perdichizzi nella naturale girandola dei cambi. Sy appoggia il gioco su Bunn e la Viola, con il pick and roll dei due, si porta in testa prima di essere ripresa grazie a Mokongo che trova libero Francis due volte per altrettanti sottomano: 49-45 all'intervallo lungo per Capo d'Orlando.
Nella terza frazione buon avvio dell'Orlandina con due triple di Esposito e Mokongo (59-56) ma in questi 10' i biancazzurri perdono il filo sia in difesa che sotto le plance e la Viola rimonta, fa circolare meglio la palla, trova le incursioni di Sy ed i canestri del solito Bunn. I neroarancio chiudono sul 65 pari.
Negli ultimi 10' suona la carica uno spettacolare Tourè che delizia il pubblico con tre schiacciate, l'ultima delle quali all'indietro da applausi. L'Orlandina piazza il parziale decisivo di 9-0, si fa rimontare dal controbreak della Viola (0-7) ma tira fuori dai giochi Bunn e piazza un nuovo 6-0 decisivo per il finale con un altro schiaccione di Tourè ed un bel centro di Francis.
A 5" dalla sirena Julius cade a terra dopo un contatto con Mokongo ma si rialza dopo la comprensibile paura di Moretti che, alla fine, analizza il momento: «Siamo ancora in costruzione – dice il tecnico della Viola – e attendiamo che la squadra venga completata. Questo ci potrà creare dei problemi all'inizio ma sono certo che poi usciremo bene fuori».
Il direttore generale dell'Upea, Francesco Venza, è soddisfatto ma aggiunge: «Siamo un po' delusi dal riscontro della campagna abbonamenti. Adesso che la squadra è completa speriamo che il numero delle tessere vendute cresca».

Gazzetta del Sud

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Il ritorno di Young: 'Bipop, ti perdono ma con la mia Upea non farò sconti'

Un sorridente Alvin Young in maglia Bipop 2001-02
REGGIO EMILIA - Il suo sorriso contagioso o la battuta sempre pronta, forse ci erano mancati ancor più che i suoi numeri sul parquet. Quel che è certo, però, è che Alvin Young non è mai stato dimenticato dal grande popolo di tifosi della Bipop.
I suoi tre anni in maglia biancorossa, l'ultimo dei quali culminato con una storica promozione in serie A, appartengono infatti alle pagine più belle della storia della Pallacanestro Reggiana.
Capitano dentro e fuori dal campo, l'ultimo ad arrendersi anche nelle difficoltà, Young aveva lasciato Reggio Emilia nell'estate del 2004, per giocare tra Israele e Francia. Prima al Bnei Hasharon, poi allo Strasburgo (dove ha potuto disputare l'Eurolega), e infine al Nahariya, squadra in cui ha terminato l'ultima stagione. Tre esperienze che hanno arricchito il suo bagaglio di esperienza, ma che non gli hanno permesso di rivestire quel biancorosso che è sempre in cima ai suoi sogni.
Un colore che il destino quest'anno gli metterà di fronte da avversario, dato che ''Boogie'' vestirà la maglia dell'Upea Capo d'Orlando. «Volevo a tutti i costi tornare in Italia - spiega il newyorkese -. Avevo troppa nostalgia del vostro Paese e del vostro campionato».

Perchè proprio l'Upea?
«Perchè è un'ottima squadra e credo sia l'ambiente giusto per riprendere confidenza col vostro campionato. Mi ha dato l'opportunità di giocare in serie A, so che giocherò davanti a un pubblico caldo e spero di non deluderlo».

Aveva ricevuto offerte anche da club non italiani?
«Sì - sottolinea Young -. Però, come ho già detto, ciò che mi importava di più non erano i soldi ma il fatto di tornare in Italia».

Cosa le hanno lasciato gli anni in Francia e Israele?
«Quando lasciai Reggio avevo bisogno di giocare tanto e volevo confrontarmi con livelli più alti. Sono state tre esperienze utili, spero di esserne uscito migliorato».

In cuor suo sperava di tornare alla Bipop, non è vero?
«Beh, questo non è un segreto - sorride - perchè da voi mi sono sempre trovato molto bene. Purtroppo ciò non si è verificato, ma spero che questa estate non sia passato l'ultimo treno...».

Lei si è offerto, forse era Frates a non rivolerla più?
«È buffo pensarci, ma non credo che fosse lui il problema».



Con lo Strasburgo contro Belinelli [Euroleague.net]
È rimasto sorpreso dal suo addio repentino a fine luglio?
«No, perchè Fabrizio è sempre stato un vincente - continua - e non si è fatto scappare l'opportunità di fare un altro salto di qualità andando alla Fortitudo. Rimane comunque un ottimo allenatore».

E Pasquali, lo conosce?
«Non molto, a dire il vero».

La Bipop le ha preferito Penberthy, se lo ricorda?
«E come no! - esclama ripensando alla finale persa contro Napoli nel 2001/02 -. È un ottimo giocatore, un tiratore eccezionale. Con lui Reggio ha scelto bene».

Vede una Bipop da playoff?
«Ci sono davvero tante squadre che potranno ambire a questo obiettivo, ma la Bipop è una di queste. L'importante, però, sarà giocare al massimo in ogni partita».

E quale sarà invece l'obiettivo della sua Upea?
«Rimanere in serie A, non ponendosi comunque alcun limite».

Lei si sente pronto?
«Prontissimo - assicura -. Sono carico e non vedo l'ora di inziare a giocare sul serio. Anzi, penso già al 28 gennaio, quando sarò di scena al PalaBigi contro la Bipop».

In chiusura, vuole dire qualcosa ai tifosi reggiani?
«Che li amo ancora... Di Reggio ho un ottimo ricordo e spero che un giorno il mio sogno di tornare possa avverarsi».

Basketnet.it

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Buona prova della Viola questa sera contro l'Upea Capo d'Orlando formazione militante in serie A1. Quattro i tempi giocati, da 10 minuti, ed al termine di ognuno è stato azzerato il punteggio. Il primo quarto si chiude 28 a 25 per gli orlandini, il secondo 21 a 20 sempre per la formazione siciliana. Nel terzo esce la Viola che termina in vantaggio la frazione per 20 a 16 (65 pari il totale). Il quarto va alla squadra sicula per 16 a 9 (81 a 74 il finale). La Viola era priva di Tony Williams rimasto a Reggio. Tabellino Viola Bunn 34 (10 su 10 ai liberi), Lestini 14, Sy 2, Julius 10, Gusic 2, Mortellaro 6, Rugolo 2, Saccà 4, De Marco, Acquaviva, Filianoti, Vazzana.

Ufficio Stampa Viola

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