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Liceo, solo aule-tampone
- sabato 16 settembre 2006 at 10:01
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Boom di iscrizioni e la scuola diventa piccola
Corre ai ripari la preside del Liceo classico e scientifico di Capo d'Orlando dopo il flop della task force della Provincia regionale che doveva affrontare l'emergenza aule venutasi a creare dopo il boom di iscrizioni. La dirigente Tindara Molica Colella ha dovuto adibire ad aule altri locali destinati agli uffici di segreteria, all'aula dei docenti e persino ai laboratori penalizzando non poco le strutture complementari della didattica. «Ma si tratta di soluzioni tampone», aggiunge la preside, «poiché la Provincia dovrebbe reperire aule esterne entro dieci, quindici giorni al massimo». Ma sarà così ? Intanto alcuni dirigenti scolastici della città presenti all'incontro di giovedì con l'assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Vincenzo Sporto, hanno risposto picche all'invito di ospitare alcune classi del Liceo e così lunedì prossimo, primo giorno di scuola presso l'Istituto di contrada Santa Lucia, i docenti si riuniranno nell'aula magna mentre cinque classi saranno ospitate in locali che sino a poco tempo fa erano occupate dagli impiegati e dai professori. Il futuro strutturale della scuola che, grazie all'istituzionalizzazione delle due lingue straniere in ogni corso registra impennate di iscrizioni ad ogni anno scolastico, comunque si presenta veramente nero. Ogni anno infatti i locali adibiti alle attività complementari, ma di vitale importanza per la didattica della scuola, cambiano destinazione trasformandosi in classi e così tra pochi anni l'Istituto ospiterà solo aule e nulla più. «Credo», aggiunge la preside, «che bisogna pensare ad una soluzione strutturale definitiva nell'ambito dell'area e del plesso che ospita l'istituto per evitare smembramenti che possano nuocere alle attività didattiche. Ho proposto di verificare la possibilità di una sopraelevazione (l'edificio attualmente ha piano terra e primo piano) anche se con strutture leggere oppure di utilizzare le aree esterne per ospitare lavoratori anch'essi prefabbricati». Poi aggiunge «Ci sarebbero soluzioni strutturali anche all'interno dell'edificio ricavando, se regolamenti e leggi edilizie lo consentano, aule in diversi punti della scuola». A guardare, con grandi aspettative verso Palazzo dei Leoni ci sono anche gli studenti dell'Istituto d'arte paladino, sezione straccata di Milazzo, costretti a frequentare aule ospitate in civili abitazioni e parecchio distanti le une dalle altre. Quest'anno, oltre alle esigenze strutturali, la presidenza ha segnalato l'esigenza degli arredi scolastici, banchi e sedie che dovrebbero giungere al più presto.
Gazzetta del Sud |
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