Messa in sicurezza dell'alveo del torrente S'interviene a S. Lucia
Dopo l'avvio dei lavori di bonifica del costone roccioso di San Gregorio di Capo d'Orlando, la Provincia regionale di Messina, deputata della manutenzione delle strade, interviene ancora e avvia il cantiere nella zona di Santa Lucia, dove il nubifragio di quindici giorni fa ha messo in ginocchio un intero quartiere. I lavori stanno interessando il ruscello Santa Lucia che causa la sopraelevazione dell'alveo per l'accumulo di detriti e per scarichi selvaggi di immondizia e materiale edile si era alzato di quota, sovrastando le strade laterali. Con questa situazione ogni qualvolta le acque piovane si immettevano dalle colline sovrastanti nell'alveo del ruscello, tracimavano invadendo terreni e abitazioni, come accaduto durante l'ultimo acquazzone . Come si ricorderà a pagare lo scotto di questa anomala situazione furono parecchie botteghe di artigiani, alcuni scantinati ed un parcheggio rimase allagato e fuori uso per una intera mattinata sino all'arrivo della squadra d'intervento comunale. E proprio l'amministrazione comunale, puntò l''indice contro Palazzo dei Leoni chiedendo un immediato intervento di manutenzione che in questi giorni si è concretizzato sia a Santa Lucia che sulla strada provinciale Capo d'Orlando-San Gregorio, dove si transita ancora a senso alternato per i lavori in corso. E a proposito di circolazione stradale, dopo l'istituzione della pista ciclabile sul lungomare Andrea Doria, in questi giorni il consigliere d'opposizione Carmelo Galipò ha presentato una interrogazione al sindaco lamentando che «la via risulta essere pericolosamente ristretta per tutta la lunghezza e nonostante il divieto di sosta istituito sul lato mare ( naturale conseguenza dell'istituzione della pista ciclabile), si registra la logica invasione da parte degli automobilisti della suddetta pista ciclabile». Galipò sostiene che «tale situazione non può essere più tollerata a discapito dell'incolumità dei fruitori della pista ciclabile» e propone tre ipotesi per dipanare la problematica: applicare il divieto di sosta anche sul lato monte della via Doria, con il conseguente amplificarsi però dell'ormai annoso problema dei parcheggi nel nostro comune; eliminare la pista ciclabile, cercando un'altra area (più sicura) sulla quale istituirla; applicare a distanze costanti, per tutto il percorso e comunque in prossimità degli incroci con le perpendicolari via Cristoforo Colombo, via XXVII Settembre e via delle Pergole, demarcatori in cemento adatti allo scopo e presenti in altre piste ciclabili, che consentirebbero una più sicura fruizione della pista; detti demarcatori, di dimensioni variabili che non restringerebbero la corsia della pista rendendola di contro più sicura».
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