I paladini sognano una nuova impresa. Nell'anticipo di stasera (ore 20.30) i biancazzurri ospitano l'ambiziosa Climamio del giovane fenomeno dei canestri. A Capo d'Orlando, c'è la stella Belinelli
Evtimov e Janicenoks gli ex.
Piaccia o no è scontro al vertice quello di stasera al "PalaFantozzi" (ore 20,30, diretta su SkySport2) tra la gagliarda Orlandina, ritrovatasi nel morale dopo il blitz ad Avellino che è servito anche a mettere il silenziatore alle polemiche di varia natura che hanno accompagnato la pre-season, ed i vice campioni d'Italia della Fortitudo Bologna. Ci siamo allargati nell'incipit sicuri che la civetteria non urterà la suscettibilità di alcuno: quando si ripresenterà l'occasione di ritrovare in vetta i paladini accanto alla gloriosa "Effe"? E chissà se sull'onda dell'entusiasmo i biancazzurri di Giovanni Perdichizzi renderanno la vita difficile ai felsinei, autorevoli candidati al "tricolore".
Naturalmente la logica suggerisce prudenza, perché solo sfoderando una grandissima prestazione l'Orlandina può contrastare la Fortitudo che, quanto a nomi e qualità tecnica, potrebbe espugnare il parquet paladino col suo secondo quintetto. Non siamo certo noi a scoprire il valore di Bluthenthal che si contende con Ress la maglia di ala forte, di Cavaliero, terza guardia dietro Steffen Hamann che, probabilmente, stasera cederà il posto nello starting five al rientrante Mancinelli, completamente ristabilitosi da un malanno fisico. Senza dimenticare gli ex biancazzurri Janicenoks (a proposito la controversia sulla legittimità della liquidazione del suo buy out all'Orlandina è ancora pendente) ed Evtimov, indimenticabili protagonisti della salvezza nella passata stagione, che stentano a ritagliarsi uno spazio nella "corazzata" bolognese. In casa Fortitudo Stefano Mancinelli, fuori dal primo dei due derby della Carisbo Cup per la distorsione alla caviglia sinistra, ha ripreso finalmente ad allenarsi con i compagni dopo aver trascorso l'ultimo periodo effettuando terapie e lavoro di recupero. Ora si prepara a tornare in campo e stasera sarà in squadra, anche se coach Frates non ha ancora deciso se utilizzarlo o meno. Sarà l'allenamento di rifinitura di stamane a sciogliere gli ultimi dubbi compreso quello legato a Tyus Edney, che l'altroieri si era fermato per un leggero problema e ieri mattina ha svolto metà allenamento.
È augurabile che senza l'assillo del risultato i biancazzurri possano ripetere la prestazione in terra irpina quanto a lucidità, concentrazione, intensità difensiva, selezione nel tiro da 3 (ad Avellino monumentale Wells con 3/3, con la squadra che a sorpresa fa registrare uno straordinario 9/15). Certamente l'Orlandina dovrà guardarsi dalle prodezze balistiche della "stella" Belinelli che, come hanno insegnato i Mondiali di questa estate, quando è in serata non ci sono contromisure che tengano, e prepararsi a soffrire sotto le plance per limitare Thomas, Ress e Bluthenthal con Rush, Touré e Wells.
Peccato che non si possa fare affidamento sul centro Francis, in forte ritardo di preparazione come ha confermato la sua deludente prova ad Avellino, marchiata da -1 di valutazione. La chiave del gioco paladino? Non ci sono dubbi: la guardia Alvin Young che con le sue improvvise ed incontenibili penetrazioni costringe le difese al raddoppio favorendo così le conclusioni dal perimetro di Freeman e Wells.
Per costruire l'impresa potrebbe essere determinante il pubblico, tant'è che in via Alfano si spera che i tantissimi indecisi per via della diretta televisiva e dei discutibili ritocchi al prezzo dei biglietti (si va dai 20 euro delle gradinate ai 30 euro della tribuna centrale) alla fine facciano prevalere le ragioni del cuore e del tifo affollando il "PalaFantozzi". Pensando al "c'ero anch'io", forse, si può fare anche un grosso sacrificio. Sarebbe l'ennesimo atto d'amore.
Gazzetta del Sud |
