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Orlandina-Climamio 80-68 - domenica 15 ottobre 2006 at 11:42
Strepitosa prova dei biancazzurri che travolgono la corazzata bolognese e restano a punteggio pieno
Young (33 punti) protagonista assoluto dell'impresa

La realtà supera la fantasia: l'Orlandina che non ti aspetti distrugge la blasonata Fortitudo issandosi in vetta. Roba da stropicciarsi gli occhi.
Ma chi ha assistito alla partita non può sorprendersi della performance poiché i paladini hanno dominato l'intero incontro con difesa forte, e corri e tira. Trascinata dalla sua guardia Alvin Young, in versione Nba con 35 di valutazione, 33 punti, 3/4 da tre, 4 rimbalzi e 3 palle recuperate ha fatto meglio della Fortitudo in tutti i fondamentali: 52% contro 49% nel tiro dal campo, 36 rimbalzi contro 24, per uno stratosferico 97 di valutazione contro 71.
È un'Orlandina stellare che nei primi due quarti annichilisce la compassata Fortitudo, sorpresa dal furore agonistico e dalla lucidità dei paladini che costruiscono un vantaggio che col passare dei minuti diventa sempre più ampio, grazie all'intensità difensiva. I biancazzurri sono bravi a punire il peccato di presunzione di coach Frates che schiera un quintetto non irresistibile con Cavaliero, Janicenoks e Shumpert esterni, Thomas e Ress a presidiare i cristalli, al cospetto dei paladini Mokongo, Young, Freeman, Tourè e Rush. Orlandina impetuosa sin dalle prime battute con Tourè e Rush che catturano palloni a ripetizione, irridendo Thomas e Ress, per poi aprire micidiali contropiede per Young e Mokongo. Avanti 8-3 dopo 4' i biancazzurri prendono il largo con la penetrazione del play di colore ed il contropiede di un incontenibile Young ispirato da una palla recuperata di Tourè. Frates intuisce che la partita sarà più difficile del previsto, anzi che si può trasformare - come poi puntualmente avvenuto - in un calvario, e così si affretta a buttare nella mischia il gioiello Belinelli. Ma i conti continuano a non tornare anche quando in regia c'è Edney. Anzi, al primo mini-intervallo i felsinei accusano un gap di 15 lunghezze (22-7).
L'Orlandina difende il suo vantaggio anche nella frazione successiva, nonostante la prestazione positiva tra gli ospiti dell'ex Evtimov che dà sostanza al gioco interno della "F" (in 8', 6 punti, 8 rimbalzi e 15 di valutazione), e la difesa a zona "2-3" degli ultimi 4' che manda in tilt le soluzioni offensive dei locali. Si va all'intervallo con l'Orlandina avanti di 14 punti (39-25). In avvio di terzo quarto la Fortitudo compie il massimo sforzo riducendo lo scarto a -10 (52-42), salvo poi farsi ricacciare indietro dai canestri di Young (tripla+contropiede che frutta un gioco da tre punti) e Mokongo in penetrazione.
Inizia l'ultimo quarto con i paladini a +18 (66-48), saggi nell'amministrazione del vantaggio. E nel finale trovano spazio sul parquet anche Pomenti, Sindoni e Fabi. Piacere da ghiottoni contro un pezzo di storia della pallacanestro italiana.
Intanto dalle scalee si alzava possente l'urlo: «Salutate la capolista». E non è un sogno.


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le interviste
«È stata una serata meravigliosa Due punti che valgono doppio»

Euforia al massimo nello spogliatoio dell'Orlandina con il protagonista assoluto Alvin Young osannato e che, senza fiato per l'emozione, dice: «È stata una serata meravigliosa, abbiamo giocato una grandissima partita dominando dall'inizio alla fine ed anche la Fortitudo ha riconosciuto i nostri meriti. Abbiamo conquistato due punti fondamentali verso la salvezza e che valgono doppio».
Soddisfatto, dopo avere scaricato la tensione, Giovanni Perdichizzi: «Non lo volevo dire ma ero certo che avremmo fatto bene contro Climamio. C'è una squadra che sa quello che deve fare quando prende un rimbalzo, quando deve tirare, che se parte in contropiede diventa inarrestabile e che sa che un blocco, un passaggio o un movimento difensivo fatti bene hanno la stessa importanza di un canestro realizzato. Ci prendiamo questi due punti molto importanti. Abbiamo iniziato benissimo il campionato ma questo non vuol dire niente. Il torneo è ancora all'inizio ed il nostro obiettivo resta sempre la salvezza da raggiungere. Quello che mi preme dire è che quest'anno abbiamo formato e completato la squadra in anticipo rispetto allo scorso anno. Sappiamo quali sono stati i problemi dell'anno scorso con il punto interrogativo del completamento del palasport. Adesso invece stiamo mettendo a frutto il lavoro portato avanti tutti insieme dall'inizio».
Fabrizio Frates ammette gli errori dei suoi: «Siamo stati precipitosi - dice il tecnico della Climamio - e abbiamo pagato le conseguenze tirando male e non ragionando anche quando ci siamo avvicinati un po'. Capo d'Orlando può arrivare lontano avendo formato una squadra intelligente e con una identità molto ben precisa. C'è un grande trascinatore come Young, c'è un mix tra gioventù ed esperienza ed è una squadra destinata a disputare una bella stagione».

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le pagelle
Gara impeccabile di tutta la squadra
PERDICHIZZI 9
FREEMAN 7,5
TOURÈ 8
WELLS 7
MOKONGO 7
FRANCIS 6,5
YOUNG 9,5
RABAGLIETTI 6,5
RUSH 8

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gazzetta del sud

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