Denuncia di una famiglia. Blitz al cimitero Contestato lo "sfratto" di una bara. Il Comune: nessuna illegalità nella gestione della vicenda.
Cosa succede al cimitero? Venerdì sera all'imbrunire carabinieri e polizia sono arrivati in forze e hanno preso visione di un loculo vuoto per poi chiedere dove fosse stata trasferita la salma. A chiedere la presenza delle forze dell'ordine sono stati i componenti di una famiglia di Capo d'Orlando che puntano l'indice contro gli uffici preposti del Comune che, a loro dire, non li avrebbero avvisati del trasferimento della bara. Ma sulla vicenda ruota anche una inchiesta giudiziaria, che avrebbe visto alcuni mesi fa le forze dell'ordine acquisire documenti sulla gestione del cimitero comunale. Ma da Palazzo Europa si minimizza molto anche su questa vicenda: i funzionari sono in buona sostanza sicuri che sia l'assegnazione dei loculi che la loro stessa gestione è sempre avvenuta nel massimo rispetto della legalità. La mancanza di loculi al cimitero comunale di Capo d'Orlando, che più volte negli ultimi anni ha determinato situazioni d'emergenza che hanno esasperato gli animi di parecchie famiglie di deceduti, ha comunque le ore contate. Il nuovo cimitero comunale che sorge accanto a quello vecchio, aprirà battenti fra pochi giorni. Secondo i tecnici del Comune, la nuova area risolverà per sempre le esigenze di una città come Capo d'Orlando che contrariamente agli altri paesi della zona è in continua espansione demografica. Il nuovo cimitero ha comportato una modifica alla strada che da San Martino porta alla zona "Semaforo". L'area occupata dal nuovo cimitero è parte di quella che negli Anni ottanta doveva ospitare il Centro direzionale della città o la Capo d'Orlando 2 come l'amministrazione del tempo e gli orlandini appellarono il progetto. Uffici municipali, hotel, una chiesa e perfino un palacongressi sarebbero stati il nucleo del centro direzionale ma l'elaborato tecnico non approdò mai come variante nel Prg della città. Il Palasport di 2500 posti che poteva contare anche su un finanziamento della Provincia di Messina, che aveva acceso un mutuo con la Cassa depositi e prestiti, svanì politicamente. È di questi tempi con l'Amministrazione Sindoni il rispolvero del progetto che ritorna così di attualità nell'agenda di Palazzo Europa. Una infrastruttura non più calata nel centro direzionale ma da inserire solitaria in mezzo al verde, nella zona di San Martino bassa nei pressi del parco giochi, che costruito da più di 10 anni aspetta ancora di essere aperto al pubblico. Ancora una volta, dunque, Capo d'Orlando punta sulle opere pubbliche finalizzate allo sport, al turismo e al tempo libero, le sole che forse possono garantire uno sviluppo sostenibile nel segno della tradizione che vede Capo d'Orlando punto di riferimento di tutto il comprensorio tirrenico-nebroideo. Tra le cose più importanti, nuovo palasport a parte, il porticciolo turistico di San Giorgio che dovrebbe essere ultimato e liberato una volta per tutte dal problema del costante insabbiamento che ne limita fortemente le potenzialità. Il palasportrientranei programmidel sindacoSindoni Il porticcioloconsideratopunto di forzadei programmidi sviluppo
Gazzetta del Sud |