Dura replica del presidente della Provincia su ripascimento e porto. Leonardi stoppa Sindoni «L'inerzia è del Comune». Ma il primo cittadino non molla: il ribasso destinato alla Ionica.
È scontro, a colpi di comunicati stampa, tra la Provincia e l'amministrazione comunale di Enzo Sindoni. Ad innescare la polemica, la richiesta del Comune paladino di utilizzare, a protezione della propria costa, il ribasso d'asta del progetto di ripascimento in via di completamento nella zona periferica del litorale della città. Quasi 900 mila euro che, secondo il sindaco, potrebbero finanziare un ulteriore progetto di salvaguardia delle costa paladina e, contemporaneamente, consentire gli interventi di manutenzione della spiaggia sinora non effettuati. Si tratterebbe di versare sulla spiaggia tonnellate di sabbia per compensare quella erosa naturalmente dai moti ondosi e che non può essere rimpinguata con quella proveniente dalle fiumare per la cementificazione degli alvei, che ha imbrigliato in questi anni sia i detriti che la terra trasportata dalle piogge. Sindoni, dopo il nulla di fatto nella riunione della settimana scorsa fissata per affrontare l'emergenza in corso sul lungomare paladino a rischio mareggiate con i tecnici di Palazzo dei Leoni, espresse l'intenzione del Comune di sostituirsi, in danno della Provincia, negli interventi immediati di salvaguardia. Ora, la risposta di Leonardi il quale precisa «che questi interventi sono già stati programmati nel progetto in corso di esecuzione, per cui l'attivismo del Comune nel sostituirsi alla Provincia appare inutile e probabilmente deriva dalla mancata presa visione degli atti progettuali». Ma l'attacco della Provincia va oltre, quando a proposito degli interventi di versamento della sabbia aggiunge: «Il Comune in questa direzione ha manifestato negli anni completa inerzia... in questo caso è la Provincia che si dovrebbe sostituire al Comune. Appare però strano che il Comune da un lato manifesti tanto attivismo e dall'altro non preveda l'utilizzo dei materiali inerti dragati dal porto per il ripascimento naturale della costa». La risposta di Sindoni non si è fatta attendere ed è durissima: «La verità è che il ribasso derivato dal risparmio sull'importo a base d'asta è stato impegnato in interventi sulla costa ionica. È evidente che il nostro territorio torna utile solo in tempi di campagna elettorale, buono per progetti di "estrema urgenza" da affidare a professionisti amici. Ma non abbocchiamo più al solito giochetto. La sabbia di Bagnoli appartiene a Capo d'Orlando: impediremo che venga utilizzata altrove, come è già successo in passato, per poi far spendere denaro pubblico in progetti e progettisti. La sabbia derivata dal dragaggio del porto? Pensiamo infatti di usarla per le emergenze e per tappare i buchi lasciati da altri. Ci piacerebbe sapere, poi, dove stanno di casa "l'attivismo" e la tempestività della Provincia e dei suoi tecnici, che un mese fa sono venuti a "grattare" il costone sopra la galleria della litoranea per San Gregorio. Avevano annunciato il loro ritorno dopo una settimana per completare la messa in sicurezza del costone che minaccia sempre di crollare. Non ci hanno dato più loro notizie. Ma anche se l'assenza di tecnici e operai della Provincia ci preoccupa meno del pericolo imminente di frane, scriveremo comunque a Chi l'ha visto?».
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