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BASKET: Il ciclo di ferro - martedì 21 novembre 2006 at 08:43
L'Orlandina attesa da grandi avversarie nei prossimi cinque turni.

Il ciclo di ferro. Archiviata la sconfitta di Roma non senza qualche accusa all'arbitraggio espressa dal presidente Sindoni e da coach Perdichizzi, l'Orlandina torna oggi in palestra per smaltire le tossine e prepararsi al tour de force di fine anno.
Nel 2006 che va a concludersi e caratterizzato dalla splendida salvezza dell'Upea al suo primo anno in serie A e, comunque, dal buon avvio del secondo torneo nella massima serie, adesso è l'ora dei grandi confronti. Dalla prossima gara al 30 dicembre l'elenco delle avversarie dei biancazzurri mette i brividi: doppio turno interno consecutivo con Biella e Napoli (3 dicembre, ore 12, su Sky), Siena e Treviso fuori casa (con la Benetton gara posticipata al 27 dicembre), Milano al "Pala Fantozzi". Considerato il bottino acquisito sin qui, il vantaggio di quattro lunghezze sul trio al penultimo posto (Reggio Emilia, Udine, Avellino con il quale l'Upea vanta già l'1-0 a favore nei confronti diretti e conseguito in casa irpina), c'è da pensare che anche una vittoria potrebbe bastare per restare in linea di galleggiamento ma, chiaramente, ogni partita fa storia a sé e va affrontata con la giusta mentalità e le dovute motivazioni che sono quelle che, innanzitutto, si gioca per vincere pur avendo rispetto dell'avversario.
I problemi che coach Perdichizzi ha incontrato al "Pala Lottomatica", in una magica serata di festa e caratterizzata dalla presenza di oltre cinquecento sostenitori orlandini, sono i soliti: regia e rotazioni.
L'Orlandina, come nelle ultime occasioni, ha giocato bene, tenuto testa all'avversario, difeso forte, salvo crollare nell'ultimo quarto quando i falli aumentavano ed il fiato diventava corto. E se Fevola e Fabi non assicurano alcuna qualità non appena si alzano dalla panca, visto che a Roma hanno recitato da fantasmi nei pochi minuti concessi, i problemi si accavallano.

Gazzetta del Sud

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