...in vista dell'esame con la Montepaschi. Coach Perdichizzi: i senesi sono costruiti per vincere, che gioia vedere un McIntyre così.
Siena ai "raggi X". A 48 ore dalla sfida di domenica al PalaMensSana tra la capolista del torneo con la Virtus Bologna e l'Upea, coach Giovanni Perdichizzi fa la radiografia di un gruppo fortissimo, ben allenato dall'esordiente Simone Pianigiani e che può puntare a fare tris: scudetto, Coppa Italia, Uleb Cup. Il pronostico per Capo d'Orlando è chiuso? «Come in tutte le gare, partiamo sempre dallo 0-0 e poi non si sa come vanno a finire – esordisce il coach – sulla carta Siena è chiaramente avvantaggiata per la forza del suo roster, è ben allenata, un mix di gioventù ed esperienza e con grande atletismo nei suoi giocatori base. Quindi per noi sarà una partita dura e difficile, ma che dà anche grandi stimoli a tutti e a chi la gioca soprattutto. Certamente andremo in Toscana per fare il meglio possibile». Il pericolo numero 1 è il grande ex Terrell McIntyre, ma non solo. «Siena ha tutto il complesso che va temuto e rispettato e che è in grado di fare la differenza con i singoli. In particolare i quattro giocatori sul perimetro, McIntyre, Forte, Sato e Kaukenas, fanno la differenza e, da soli, possono risolvere una partita; e sono contentissimo di vedere giocare a questi livelli McIntyre. Hanno un settore lunghi profondamente assortito con i vari Stonerook, Boisa, Baxter, Eze e Lechthaler. È una squadra molto profonda, si può pensare che gli esterni determinino i risultati ma non è così, perché possono contare su un giocatore poco appariscente ma molto solido come Stonerook che è una sorta di valore aggiunto, un playmaker nascosto perché sa passare la palla e leggere le situazioni in difesa. Un complesso forte, dove le individualità si esaltano con McIntyre in primo luogo, e che è stato costruito per vincere e riscattare la difficile annata scorsa». Ventiquattro o ventisei punti la quota-salvezza dell'Upea? «Io non faccio questi calcoli, perché poi il campo smentisce tutto. Penso partita per partita, a fare quanti più punti possibile ed avvicinarci al traguardo della salvezza affinché Capo d'Orlando possa disputare il suo terzo campionato consecutivo in serie A il prossimo anno. Ancora è presto per dire quante partite servano per salvarci anticipatamente». Però mancano anche sette giornate alla fine del girone di andata e, in questo momento, l'Orlandina sarebbe nella Final Eight di Coppa Italia: c'è da sognare? «Stiamo sfruttando il fatto di essere partiti al completo, per come chiedevo, dall'inizio della stagione. Dopo avere risolto qualche problemino emerso in preseason, adesso remiamo tutti nella stessa direzione e, soprattutto, tutti lavorano con grande disponibilità e professionalità». È completamente recuperato Freeman che contro Napoli ha giocato, stoicamente, con un ginocchio in disordine: «Si è trattato di un normale problema fisico, che ha accusato contro Biella e del quale si è accorto due giorni dopo con il ginocchio un po' gonfio. Però, grazie al lavoro del dottor Carianni e del fisioterapista Tatonetti, abbiamo risolto il problema. Lo abbiamo schierato contro Napoli quasi all'80% – conclude Perdichizzi – è andata bene e sta lavorando per essere al massimo sin da domenica a Siena».
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