L'Orlandina si concentra sulla trasferta di Treviso Ieri è ripresa la preparazionein vista del duro match di sabato.
In un clima di grande serenità è ripresa ieri mattina la settimana di preparazione dell'Orlandina che si lecca le ferite dopo la pesante sconfitta rimediata a Siena ma che è pronta a ripartire anche se il prossimo appuntamento mette ugualmente i brividi. Sabato sera, nel forzato anticipo imposto dalla concomitante gara del campionato di volley maschile di A1 della Sisley, i paladini renderanno visita ai campioni d'Italia della Benetton Treviso che sono stati fermati domenica a mezzogiorno dall'Armani Jeans Milano dopo una bella serie di vittorie. Un'altra gara dal pronostico chiuso? Non è detto ma è anche vero che i biancazzurri godono di una buona classifica, sapevano che questo periodo sarebbe coinciso con autentiche sfide di fuoco ma sono anche consapevoli che l'avere messo fieno in cascina prima (vedi successi interni contro Fortitudo, Biella, Napoli e gli exploit di Avellino e Teramo) è servito non solo per rimpinguare i punti in graduatoria ma anche ad affrontare queste delicate gare in tranquillità. Proprio su questo punto deve lavorare coach Perdichizzi che non ammette rilassamenti alla sua squadra come avvenuto negli ultimi 15' della gara di Siena. Una bella ramanzina negli spogliatoi è quella che ha fatto ieri mattina ai suoi giocatori l'allenatore barcellonese il quale, da par suo, se prima dell'arrivo di Busca utilizzava 7-8 giocatori, adesso è sceso a 6-7. Una limitazione nelle rotazioni che ha ostruito l'ingresso sul parquet sia a Fabi che a Fevola. Intanto è rientrato a Capo d'Orlando da alcune settimane Stefano Rabaglietti, quello che si può definire come il "mister sfortuna" della stagione. Il play-guardia fiorentino, in uscita da Patti, al suo primo impatto con la serie A, aveva dimostrato coraggio ed iniziative interessanti sia ad Avellino, colpendo anche al tiro, che nella esaltante serata contro la Climamio Bologna quando si permise il lusso di rubare palla a Belinelli volando a depositare un canestro in contropiede. Poi l'infortunio al ginocchio in allenamento, la rottura del crociato, l'intervento chirurgico subito a Firenze. Adesso il rientro in sede e la lunga riabilitazione. «Sto bene sotto il piano fisico – dice Rabaglietti – e cammino senza stampelle e sto già facendo la riabilitazione. Chiaramente sotto il piano morale sono consapevole che la sfortuna mi ha colpito ma ringrazio la società, i compagni, lo staff tecnico ed i nostri meravigliosi tifosi per il modo in cui mi sono stati accanto nei momenti difficili». Il rientro? «Credo a marzo, è meglio attendere anche un po' ma con la certezza di essere a posto al cento per cento. Il nostro campionato? Buono. Abbiamo 12 punti, dietro ci sono delle "big", contiamo su un buon margine dalla "zona-rossa" sempre ricordando che resta la salvezza il nostro principale obiettivo». Rientrato in sedel'infortunatoRabaglietti.«Spero di tornarein campo a marzo. La squadrasta facendo bene»
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