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Ato, gli stipendi saranno pagati - venerdì 15 dicembre 2006 at 08:48
Rifiuti Ampie schiarite durante l'assemblea di ieri dopo tre giorni di sciopero fra S. Agata e Capo d'Orlando.

Lavoratori Ato, gli stipendi saranno pagati
Convegno Cisl contro il sistema delle società d'ambito: il servizio peggiora, i costi crescono
Capo d'OrlandoDovrebbero ritornare al lavoro da un momento all'altro gli operai della società Nebrodiambiente che gestisce la raccolta dell'immondizia per l'Ato Messina 1, in sciopero da quasi tre giorni per reclamare gli stipendi di settembre, ottobre e novembre sinora non percepiti. A meno di sorprese dell'ultima ora, i sindacati dovrebbero siglare l'intesa raggiunta con la società che a sua volta è creditrice nei confronti dell'Ato Messina 1 di fatture per parecchie mensilità. Da parte sua la società d'ambito grazie all'aumento di capitale (un milione di euro) ed alla linea di credito aperta da un istituto d'interesse nazionale potrà far fronte agli impegni nei confronti della Nebrodiambiente. A far da mediatore nella complicata vertenza è stato il sindaco di Capo d'Orlando, Enzo Sindoni che è stato vicino ai lavoratori in lotta per tutta la giornata di ieri. Domani, i lavoratori dovrebbero percepire lo stipendio di settembre; giovedì 21 quello di ottobre e la tredicesima; giorno quattro gennaio la mensilità di novembre ed il 16 gennaio quella di dicembre.
Dovrebbe quindi rientrare presto l'emergenza rifiuti che si era creata nei trentatrè comuni dei Nebrodi a causa del mancato prelievo dell'immondizia. Ieri i duecentocinquanta lavoratori in sciopero hanno protestato per le vie di Capo d'Orlando dopo che nelle due giornate precedenti avevano scelto Sant'Agata Militello, comune capofila dell'Ato Me 1, quale sede dello sciopero. Poi dal pomeriggio e sino a notte fonda sono stati in assemblea generale nell'aula consiliare del comune paladino. Per i sindacati erano presenti Calogero Emanuele e Bruno Zecchetto per la Cisl; Nino Triglia , Orlando Latino e Francesco Re per la Cgil; Nunzio Musca per la Uil e Mario Giuffrè, Mario Spanò e Salvatore Giuffè per la componente lavoratori. A determinare questa situazione , secondo alcuni componenti del Cda dell'Ato, sarebbe stato il mancato pagamento delle bollette da parte di molti utenti dei 33 comuni aderenti alla società d'Ambito in aperta contestazione contro il caro tariffe.
Intanto, nel momento caldo dell'agitazione, la Cisl ha tenuto a S. Agata Militello un dibattito pubblico sul tema: "Ato rifiuti: opportunità mancata". I lavori dopo l'introduzione del segretario zonale Calogero Emanuele , sono stati avviati dall'intervento del segretario provinciale Maurizio Bernava il quale ha evidenziato che «il sistema Ato in Sicilia ha prodotto soltanto danni non solo perché non è stato assicurato un servizio economico, efficace ed efficiente, ma anche perchè ha determinato un forte stato di crisi nei lavoratori assunti dalla imprese, non ha prodotto nuove occasioni di occupazioni come si sperava ed in più le tariffe sono alle stelle». Il deputato regionale on. Giuseppe Laccoto, promotore di un disegno di legge presentato all'Ars ha rilevato che la sua proposta è stata positivamente valutata dalla quarta commissione ambiente dell'assemblea regionale per cui ci si dovrebbe avviare al superamento degli Ato. «No ai termovalizzatori; no alla discarica di Mazzarrà Sant'Andrea. Quali i costi per i cittadini?». È stata questa la riflessione del deputato regionale della Margherita che ha messo in evidenza come da quattro anni, da quando sono stati costituiti i ventisette Ato, si è sempre, per i rifiuti, in emergenza continua. «A chi serve questo sistema che sotto lo spauracchio dell'emergenza – ha concluso l'on. Laccoto – sta facendo passare tante situazioni poco trasparenti?». Vari gli interventi che si sono registrati da parte dei sindaci Carcione, Polino e Sapone, soci dell'Ato Me 1, che hanno sconfessato il sistema Ato.
L'ing. Salvatore Sanseverino del comitato di protesta dei cittadini contro le tariffe Ato, ha sottolineato "l'irrazionalità" delle cifre fra costi e tariffe, fra entrate ed uscite. «Se il 50 per certo dei costi viene coperto dalle tariffe che pagano i cittadini, l'altro 50 per cento dei costi chi lo deve coprire?» Scetticismo sull'attuale sistema Ato è stato espresso anche dall'assessore all'ambiente del comune di Sant'Agata, Bernardo Paratore. Le conclusioni sono state tratte dal segretario regionale della Cisl Paolo Mezzio: «Bisogna andare a ridiscutere subito il Piano rifiuti in Sicilia, prima che la situazione scoppi come avvenuto in altre regioni del sud». I Ds di Sant'Agata Militello, con una nota diffusa dal segretario locale Antonio Scurria, esprimono intanto solidarietà ai lavoratori delle Nebrodiambiente e giudicano intollerabili i ritardi con i quali vengono erogati gli stipendi ai dipendenti. «Non si capisce – afferma Scurria – come un'impresa che si aggiudica un appalto di oltre 100 milioni di euro e che perciò dovrebbe avere notevole solidità economica, non riesca a far fronte agli stipendi sia pure in una situazione in cui le proprie spettanze dall'Ato sono incassate a rilento

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