Perdichizzi sa come mettere in crisi la Benetton. Il coach chiede ai suoi un pronto riscatto«Difficile per loro marcare Young e Tourè.
Osare stasera al "Palaverde" contro i campioni d'Italia della Benetton Treviso (inizio alle 20,30) è la parola d'ordine dell'Orlandina che, metabolizzata la brutta sconfitta a Siena, confida in un pronto riscatto se non nel risultato quantomeno nella prestazione complessiva, evitando quel crollo finale che domenica scorsa ha fatto assumere alla battuta d'arresto proporzioni umilianti. Le premesse perché i paladini rendano la vita difficile agli scudettati della Marca ci sono tutte: Freeman si è completamente ristabilito dai postumi della forte contusione ad un ginocchio e, pertanto, può dare un notevole apporto soprattutto in attacco per tentare l'impresa. Di contro, Treviso non potrà disporre oltre che di Frahm, rientrato negli Usa per curarsi una fascite plantare che l'affligge da diversi mesi, anche dell'ala-centro Spencer Nelson che, a causa dell'influenza, ha disertato la vittoriosa trasferta in Lituania con lo Zalgiris Kaunas di giovedì sera in Eurolega, mentre accusano acciacchi Lyday e Goree, con il primo tutt'altro che brillante nell'ultimo impegno. Che la Benetton di questi tempi non sia una squadra schiacciasassi lo dimostrano le recenti sconfitte con Napoli in casa in Eurolega e a Milano in campionato con l'AJ, ma anche il sofferto successo di giovedì con uno Zalgiris fanalino del girone che, benché privo di Mottola, Marko Popovic e Jankunas, è rimasto in partita per 37'. Anche se non si può nascondere il valore assoluto di un roster che dietro il quintetto base (Zisis, Smith, Soragna, Goree e Beard) propone elementi di talento come Mordente, Gigli e, naturalmente, Lyday e Nelson. Ma come pensa il tecnico paladino Giovanni Perdichizzi di rovinare la serata alla compagine tricolore? La risposta è perentoria: «Dipende principalmente da noi. Dobbiamo tenere alta la concentrazione soprattutto in difesa evitando quel crollo accusato a Siena, anche se per onestà debbo riconoscere che la Montepaschi nel 3. e 4. periodo è stata perfetta. In attacco faccio molto affidamento sui tiratori Young e Freeman, che si debbono muovere all'interno di un sistema di gioco che prevede recuperi e rapide ripartenze, coinvolgendo tutti i giocatori». Quanto alle situazioni tattiche da costruire pazientemente, il coach biancazzurro osserva: «Dobbiamo giocare ai nostri ritmi, prendendo tiri nel sistema senza esporci al pericoloso contropiede di Treviso che potrebbe risultarci fatale. A Siena abbiamo compromesso irrimediabilmente la partita dopo che, sotto di 9 punti, abbiamo perso banalmente una serie di palloni che i nostri avversari hanno capitalizzato in contropiede». Ma quali giocatori dell'Orlandina possono mandare in tilt il dispositivo difensivo di Treviso? Perdichizzi fa due nomi: «Per la Benetton sarà difficile marcare Young che è imprevedibile nelle sue penetrazioni, e contrastare sotto le plance l'esplosività di Tourè che può anche giocare da ala piccola». L'Orlandina sosterrà l'ultima leggera seduta di allenamento stamane alle 11,30 al "Palaverde". Nessun dubbio da sciogliere sullo starting five: Confermati Mokongo, Young, Freeman, Wells e Rush. |