Poca sabbia: gli ambientalisti contestano il progetto di ripascimento della spiaggia. Propongono di ridurre il numero dei "pennelli" di roccia.
Il progetto tampone di ripascimento della spiaggia del centro di Capo d'Orlando, attualmente in corso, prevede anche il versamento di diecimila metri cubi di sabbia per ripristinare in parte quella erosa dal mare in questi anni a causa della mancata manutenzione.
Il ripristino naturale del litorale, con il versamento della sabbia che sarà prelevata nell'accumulo di Bagnoli di San Gregorio dove è stata depositata alcuni mesi fa proveniente dal dragaggio del porto (ubicato alle spalle) non soddisfa però del tutto gli ambientalisti che alcuni giorni fa sono intervenuti sull'argomento con un pesante comunicato stampa a firma dell'ex presidente regionale di Legambiente , Enzo Bontempo.
Gli ambientalisti infatti avrebbero voluto che non si prolungassero i pennelli di roccia verso il muraglione del lungomare, così come progettato e come attualmente in corso d'opera, proponendo che con le somme non spese si versasse sulla spiaggia molta più sabbia a compensare tutta quella quantità non versata da quando il progetto di ripascimento in quella zona di costa è stato varato.
Il prolungamento dei pennelli viene giustificato dai progettisti di Palazzo dei Leoni con la necessità di evitare che le onde delle mareggiate aggirino i pennelli spingendo la sabbia a ponente per farla poi disperdere nel mare aperto.
Opinione non condivisa dagli ambientalisti che pensano che il prolungamento dei pennelli «ridurrà l'alimentazione del tratto di spiaggia compreso tra la Via Roma ed il Faro, esponendola ulteriormente all'erosione, e determinerà le condizioni per il verificarsi di nuovi e gravi danni alle infrastrutture del Lungomare A. Doria»
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