L'Orlandina confeziona un'altra impresa violato il campo della Benetton Treviso. Paladini sempre avanti con una prova fantastica in casa dei campioni d'Italia..
Ed eccola qua, l'Orlandina che tutti i suoi tifosi sognano di vedere sempre. Dopo il -32 di Siena, Perdichizzi in settimana s'è fatto sentire: impegno al massimo, allenamenti a porte chiuse, concentrazione ferrea. E al "PalaVerde" s'è presentata una squadra completamente trasformata. Nervi sempre saldi, anche nei momenti più caldi, una sicurezza che alla lunga ha innervosito i tricolori incapaci di trovare il bandolo della matassa, nervosi, inconcludenti in troppi giocatori. Insomma, un'altra magica serata per una squadra che d'ora in poi è vietato chiamare sorpresa. L'inizio disinvolto dell'Orlandina, i cui primi 8 punti sono infilati da Tourè che Beard nemmeno vede, sono il presagio di una serata da tragedia per i veneti. Con Gigli al posto dell'americano qualcosa migliora, soprattutto in attacco, ma solo per un attimo perché quando si attiva Young sono dolori. E sono dolori anche contro la difesa di Perdichizzi, che costringe a 11 i campioni d'Italia prima di due bombe di Zisis e Mordente che fanno andare al riposo i campioni d'Italia sul -2. Ma è un'Orlandina concentratissima: trova canestri anche con Freeman e Francis, non si scompone nemmeno quando i verdi, con uno dei loro rari guizzi, riescono a mettere il naso avanti sul 22-19 (la tripla è di Goree), la replica parte immediatamente con il solito scatenato Young che ha una velocità doppia per ogni suo marcatore. La confusione che poi fa la Benetton in attacco (a metà gara sono 10 le palle buttate alle ortiche, 4 solo da Lyday) può spiegare ulteriormente tutte le difficoltà nel trovare non solo la via del canestro, ma semplicemente buoni tiri. E così l'Orlandina non ha problemi a racimolare anche 8 lunghezze (33-25 al 18') con i rimbalzi di Tourè e le stupende volate a tutto campo di Alvin Young. Blatt, incavolatissimo, ruota vorticosamente i suoi quintetti, non trovandone peraltro nessuno che lo possa soddisfare (il contributo di Spencer Nelson, tornato a giocare dopo un violento attacco influenzale, è del tutto impalpabile, solo Gigli si mantiene sulla sufficienza), e nemmeno la difesa match-up produce frutti, attaccata bene dalla buona circolazione di palla dettata da Busca e Mokongo. Dal canto suo Perdichizzi, con un passing game tanto semplice quanto efficace, tiene a bada facilmente le non eccessive velleità avversarie. Insomma, al riposo Treviso ci va con più di un grattacapo. Che non scompare, anzi si accentua, nel terzo quarto, con Capo D'Orlando avanti 48-37, ora con Wells protagonista nelle due aree colorate. Il problema dei casual è che l'Orlandina trova sempre protagonisti diversi, ad esempio anche Busca dà il suo apporto, come quella bomba che infila da 8 metri al 24. secondo dell'ultima azione del terzo periodo, un segnale molto preciso della direzione in cui la ruota sta girando. E nel quarto tempo Treviso affonda inesorabilmente, fino al 69-54 del 34', con un tecnico affibbiato a Blatt da Cicoria (arbitraggio tutt'altro che casalingo, ma col successo siciliano non c'entra nulla) dopo non aver convalidato un sacrosanto canestro più fallo di Gigli. Treviso riesce a portarsi al massimo sul -6 ma nulla più, Capo D'Orlando risponde con 4-0 griffato da Wells e Freeman, clima surriscaldato ma ci vuole ben altro per far perdere la testa ai siciliani. Che infatti non la perdono: quello resterà l'ultimo guizzo trevigiano, Wells mette i canestri che inchiodano definitivamente i tricolori e regalano la terza vittoria in trasferta dell'Orlandina, che raggiunge in classifica proprio i padroni di casa. Il sogno di Perdichizzi (e dei 5 tifosi siciliani arrivati fin quassù) può continuare.
Si parte così IERI Benetton-Orlandina 72-83, Teramo-Scafati 92-80
OGGI Udine-Siena, Roma-Cantù, VidiVici-Montegranaro, Varese-Livorno, R. Emilia-Climamio, Avellino-Milano, Biella-Napoli
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